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Rossi: “In Argentina qualcosa in più” Lorenzo: “Il contratto? Non dico nulla”

Il pesarese durante la conferenza stampa della vigilia: “Bisognerà lavorare per essere più competitivi. Scelta gomme sarà importante”. Lo spagnolo evita le domande sul rinnovo e l’ipotesi Ducati: “Adesso ci concentriamo su queste due gare che non ho mai vinto”. Fischi in Qatar? “Non abbiamo fatto nulla di male”. Marquez: “Già nel calcio non mi piace, figuriamoci in MotoGp”.
A cura di Valeria Aiello
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Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha) e Marc Marqeuz (Repsol Honda) durante la conferenza stampa pre evento del Gp d'Argentina
Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha) e Marc Marqeuz (Repsol Honda) durante la conferenza stampa pre evento del Gp d'Argentina

Jorge Lorenzo sbarca da leader del mondiale in Argentina con all’attivo la dimostrazione di forza del Qatar, sommerso dalle indiscrezioni sulla super offerta Ducati arrivata nelle ultime ore sul tavolo dello spagnolo. Secco il “no comment” del penta campione in conferenza stampa, con cui ha respinto ogni domanda sul suo futuro. Giornata particolare per Valentino Rossi oggi è festeggia i 20 anni dalla prima gara nel Motomondiale. A parlare anche Andrea Dovizioso e Marc Marquez, pronti a confermare il buon feeling visto in Qatar.

Lorenzo – Non avremmo potuto iniziare in maniera migliore. Credo che abbiamo sciolto molti dubbi sulle nuove gomme. Siamo riusciti ad essere costanti e anche più veloci nella prima gara, ma sciolto questo dubbio ora arrivato su un asfalto diverso, qui è molto diverso, come ricominciare da capo. Il vantaggio che avevamo in Qatar era che avevamo testato, qui non avremo così tanto tempo, e dovremo essere rapidi a capire le regolazioni per arrivare domenica con la migliori combinazione di tutto. Il tracciato è uno dei migliori in calendario ma nel 2014 non ero al meglio, comunque ero terzo. Lo scorso anno non è stata una grande gara per me, non eravamo stati competitivi per tutto il weekend. Quest’anno credo che qui potremo essere più competitivi , sia qui che a Austin. Il contratto? Adesso ci dobbiamo concentrare su queste due gare che non ho mai vinto, per il resto voglio tenere tutto privato con i miei collaboratori, non voglio dire nulla”. Prima in griglia, poi sul podio, molti buuu in Qatar, con i tifosi che hanno mancato di rispetto non solo a Lorenzo ma anche a Marquez e altri piloti. “Credo che non abbiamo fatto nulla di male in questi ultimi mesi, ci siamo concentrati ad andare veloci, io ho vinto il campionato, Marc ha fatto il lavoro migliore che poteva fare nel 2015 e ha iniziato questa stagione come me, per continuare ad essere i migliori in pista”.

Dovizioso – “Il risultato è stato lo stesso dello scorso anno ma in ogni caso sono molo contento per la nostra partenza ed esserci confermati in gara è stato molto importante e ci ha reso molto felici. Tutto ancora può accadere ma dobbiamo continuare così. Vedremo come andrà in Argenti ea, in Texas con le gomme e dovremo essere veloci nel capire la strada, ma credo che siamo pronti. In questa pista corriamo solo da due anni e soprattutto con le nuove regole tutto può succedere e questo ci aiuterà”. Stoner? Con Casey tutto po’ accadere, ma dopo il Qatar lui è stato molto chiaro, non vuole correre. Credo che non abbia trovato ancora quello che voleva nel correre e nella moto del team Pramac”.

Marquez – Dopo sedici ore di viaggio siamo arrivati, sono arrivato stanotte alle 3 ma ora siamo qui e non vedo l’ora di riconfermare le sensazioni del Qatar. Vedremo a partire da venerdì il livello che avremo. Sono stato contento del terzo posto comunque, perché dopo i test pre stagionali non siamo ancora la 100% della moto ma anche così siamo riusciti ad arrivare terzi. Sono contento delle sensazioni, la cosa più importante è che sappiamo dove possiamo migliorare. Normalmente lo scorso anno tutti sceglievano le stesse gomme mentre quest’anno ci sono più alternative, come in Qatar. Sarà importante trovare la gomma giusta, e scegliere la migliore. Rischio pioggia? Se dovrà pioverà meglio che inizi sabato così potremo regolarci per la gara, credo che non sarà un grosso svantaggio”. Fischi in Qatar? “Da parte mia è un qualcosa che ad esempio nel calcio, quando sento, non mi piace, quindi non mi piace neanche nella MotoGP, ma alla fine è una cosa che so che sarà l’abitudine, credo che dovremo adattarci. Credo tutti si siano divertiti in Qatar e questa è la cosa importante”. Il duello in testa alla corsa nel Gp dello scorso anno si era chiuso con la caduta dello spagnolo “Dopo la gara dello scorso anno dissi di aver commesso un errore con le gomme e perdevo già tantissimo. Mi sarei dovuto accontentare dei 20 punti. Ho provato, ho fatto un errore e so che è stato un mio errore, perché in quella situazione sarebbe stato meglio un secondo posto”. Paura per la sicurezza come riportato dai media: “Non ho paura, ho avuto paura più ieri in aeroplano perché un motore si è spento, non ho paura.

Rossi – In Qatar ci sono state molto cose nuove e alla fine in gara non è stata così male. Sono riuscito a stare con il gruppo di testa ma non sono riuscito a salire sul podio, bisognerà lavorare per essere più competitivi. Con una scelta gomme più aperta, ci sono opzioni diverse, sarà importante concentrarci per fare la scelta giusta domenica. La pista mi piace, come alla maggior parte dei piloti, è un tracciato tecnico e anche lo scorso anno e l’anno prima la gara non è andata male. Quest’anno ci sono parecchi piloti molto veloci in gara quindi dovrò trovare qualcosa di più”. Il rinnovo del contratto con la Yamaha fino al 2018? Ho deciso di continuare, adesso di certo dovrò impegnarmi molto per cercare di lottare al vertice ma sono contento perché continuerò e potrò concentrarmi sulle gare. Credo che tutti sia spettassero più differenze e anche le gomme sono migliorate, quindi quello che fai sulla moto è provare a dare il massimo insieme al team”.

Vent’anni – Oggi 31 marzo sono 20 anni di Motomondiale per Valentino Rossi, dalla gara di esordio in 125cc, sul circuito di Shah Alam, Gp di Malesia 1996. Quale è stato il migliore e il peggiore momento di questi vent’anni? “Difficile dirlo, forse il migliore è stato la prima vittoria con la Yamaha in Sud Africa, fu una gara grandiosa. Il momento peggiore credo quando ho perso il mondiale a Valencia, nel 2006, credo questi due”. Nessun riferimento allo scorso anno. Neppure la battaglia dell'ultimo Gp di Argentina, primo episodio della rivalità con lo spagnolo, a richiamare la vicenda della passata stagione: “La gara è stata molto bella perché avevo cominciato in terza fila. Sapevo di avere un buon passo, e sono riuscito a rimontare fino alla seconda posizione. Marquez era lontano ma sono riuscito a riprenderlo e a iniziare la battaglia. Purtroppo ci siamo toccati due volte e alla seconda volta Marc è caduto. Se è cambiato qualcosa? Non lo so dire”.

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