MotoGp, Schwantz attacca Iannone: “Datti ai kart”
Il matrimonio tra Andrea Iannone e la Suzuki fatica a decollare. Dopo le prime otto gare i punti raccolti dal pilota di Vasto sono appena 28 e anche al Sachsenring la situazione non è delle migliori. Nel fine settimana del Gp di Germania, Iannone ha chiuso la prima giornata di libere con l’ultimo tempo mentre in qualifica non è riuscito ad andare oltre la 16 casella in griglia. “Non essere veloce e competitivo mi rovina l’esistenza” aveva dichiarato dopo la prima giornata in pista. Una critica che non sono sfuggita a Kevin Schwantz, ex iridato della 500 nel 1993 con la Suzuki e testimonial d'eccezione della casa di Hamamatsu.
Con questa moto dovremmo lottare peri podi, non arrivare ultimi di due sessioni. Se non se la sente di rischiare, dovrebbe andare a girare in go kart. I giapponesi sono educati e si scusano per i risultati, invece dovrebbe scusarsi lui – sono state le parole di Schwantz, come riportate da Gazzetta dello Sport.
Una dichiarazione dura in una situazione complicata della carriera del “Maniac” che lasciata la Ducati con cui nella passata stagione era stato in grado di lottare con i big, ha ereditato la Suzuki dalle mani di Maverick Vinales che lo scorso anno aveva riportato la GSX-RR alla vittoria, ottenendo altri tre podi. Un confronto ancora più pensante se si considera che dopo le prime otto gare del 2016 il ‘Top Gin’ catalano aveva raccolto già 79 punti e anche Aleix Espargaro, malgrado un inizio decisamente meno brillante, aveva messo insieme 49 lunghezze. Una situazione dunque non semplice per il #29 del mondiale, alle prese con difficoltà ed errori, che dovrà avere pazienza per ritrovare fiducia e tornare a battagliare con i primi della classe.