MotoGP, Schwantz: “Attento Marquez, ti puoi fare male”
Marc Marquez dovrà adottare uno stile di guida con meno rischi o finirà per farsi male. È l’avvertimento che arriva da Kewin Schwantz, iridato nel 1993 con la 500, parlando del campione spagnolo che, con 27 cadute, è stato il pilota che nel 2017 ha saggiato più volte l’asfalto – ad eccezione del rookie Sam Lowes. Marquez è quasi caduto anche nell’ultima gara del mondiale a Valencia, quando lottava per la vittoria, nonostante gli bastasse un undicesimo posto per assicurarsi il titolo iridato.
"Attento Marquez, ti puoi fare male"
Secondo Schwantz, se Marquez non modererà il suo approccio alle gare, finirà per farsi male. “Deve trovare un modo per guidare al limite ma al tempo stesso ridurre i rischi, perché un giorno rischia di farsi male – ha detto Schwantz dello spagnolo – Si può rompere la clavicola o qualcosa di semplice, ma questo comunque lo rallenterebbe” sono state le parole della leggenda della Suzuki ad Autosport. “Lui va sempre al limite, ad ogni giro. Se dai il 100 per cento commetti errori, ma questo è anche il solo modo per scoprire di cosa è capace la moto. Non puoi farlo al 95 o al 96 per cento. È stato fortunato perché quest’anno è stato vittima di alcuni incidenti importanti senza farsi male”. Ad ogni modo, non mancano gli elogi per Marquez. “Ha scoperto come ottenere il massimo dalla Honda e ha adattato il suo stile di guida alla moto. È un piacere vederlo – ride – perché fa cose incredibili ogni giro. Ho parlato con Livio Suppo – ex team principal della Honda MotoGP – e ha detto che ‘è difficile credere a quello che fa'. Guardandolo capisci subito quanto sia eccezionale” ha concluso Schwantz.
I buoni propositi per il 2018
Marquez, dalla sua, ha ammesso che uno dei principali obiettivi del 2018 è quello di cadere meno dopo un 2017 pieno di incidenti. “Con me sono sempre autocritico e l’obiettivo in vista del 2018 è quello di mantenere la stessa velocità ma con meno cadute“ ha detto il quattro volte iridato della Honda. “E non fare gli stessi errori in gara come le cadute in Argentina e ad Austin. Dovrò sedermi e rifletterci su durante l’inverno. Ho affrontato ogni turno al massimo, dando il massimo fin dalle prime libere: uscivo convinto di poter andar forte. Ovviamente è qualcosa che posso cambiare per il futuro, cercando di essere realistici.“