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MotoGP, scommessa Yamaha: “Se la gara fosse oggi, Valentino sarebbe davanti”

Massimo Meregalli, team director della Yamaha MotoGP, pronto a puntare sul pesarese: “Anche se nei test non è stato troppo veloce non siamo preoccupati perché poi la domenica riesce sempre a stare davanti”.
A cura di Valeria Aiello
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Manca una settimana esatta all’esordio stagionale ma “se la gara fosse oggi, scommetto che Valentino sarebbe avanti”. Massimo Meregalli, team director della Yamaha MotoGP, è pronto a puntare su Valentino Rossi nel Gp del Qatar nonostante gli ultimi test pre-campionato, sempre a Losail, abbiano lasciato non pochi dubbi sulla sua velocità.

"Se la gara fosse oggi, Valentino sarebbe davanti"

Alla fine Vale non è stato troppo veloce e non ha fatto segnare tempi particolarmente buoni, ma non sono preoccupato perché, considerando le nostre precedenti esperienze, sappiamo che poi alla domenica in gara riesce sempre a stare davanti” ha detto il manager italiano parlando a Motorsport. “I feedback di Maverick Vinales sono gli stessi di Vale, anche se lui si è lamentato della carenza di velocità di punta. Questo forse è il punto debole della nostra moto”.

È anche vero però che non possiamo conoscere il vero livello della Honda a causa dei problemi fisici di Marquez e Lorenzo, quindi ci sono ancora alcuni punti interrogativi – ha aggiunto Meregalli – ma se Maverick è contento di questo pacchetto e Valentino preferisce qualcosa di diverso, la Yamaha cercherà delle soluzioni per far sentire a proprio agio anche lui. Se la gara fosse oggi, scommetterei che sarebbe davanti

Parlando poi della rivoluzione invernale della Yamaha, tra cambiamenti al vertice e novità organizzative, Meregalli ha fatto il punto sull’arrivo in squadra del nuovo project leader, Takahiro Sumi, e sulla diversa organizzazione interna: “Quando abbiamo sentito parlare del nuovo project leader, abbiamo pensato che sarebbe cambiato qualcosa per quanto riguarda il metodo di lavoro. Ed è quello che è successo sia nella squadra che in Giappone. Da quando è arrivato, la comunicazione tra piloti e tecnici è migliorata. Volevamo migliorare la comunicazione in generale. L’anno scorso gli ingegneri erano nel retrobox. Questo cambiamento era stato richiesto dal Giappone prima che arrivasse Sumi. Dato che erano nascosti nella parte posteriore, c'era il rischio di perdere alcune informazioni fornite dai piloti. C’è un po' di confusione nel box, perché ci sono più persone di prima, ma penso che questo sia un cambiamento positivo”.

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