MotoGP, Sepang. Valentino Rossi tra Biaggi e il SIC
La bagarre con Marquez. Biaggi in cabina. Il ricordo del SIC. Un GP della Malesia davvero intenso per Valentino Rossi che ha cercato in ogni modo arrivare al podio, mostrando nel weekend un buon passo e dei miglioramenti sulla sua M1 che non sono bastati, però, a scrollarsi di dosso il quarto posto. Una gara durissima, venti giri su un asfalto rovente, portando nel cuore il ricordo di Marco Simoncelli e con il rivale di una vita in cabina di commento, al fianco di Guido Meda, pronto a punzecchiarlo.
“I suoi meccanici mi hanno chiesto di ricordare Marco e volevo farlo andando sul podio” ha commentato Valentino Rossi al termine della gara, riferendosi all’omaggio che il pilota pesarese ha fatto dopo aver tagliato il traguardo, quando ha sventolato in un giro d’onore una bandiera in ricordo del SIC. “Abbiamo pensato a una bandiera, perché qui è il posto dove è successo l’incidente, speravo di fare una gara migliore. Non sono salito sul podio ma ho deciso di farlo comunque perché è sempre bello ricordarlo, anche se questo è un posto che evoca brutti ricordi”.
Sul risultato in gara, Valentino Rossi fa il punto della situazione con la lucidità a cui ci ha abituato: “Da quando uso questo setting sono migliorato tantissimo nelle qualifiche, riesco a essere veloce. Sono migliorato con le gomme nuove, mi manca la seconda metà di gara. Ci sono delle cose positive, nel senso che sono stato molto vicino a Jorge che anche oggi è andato molto forte, gli sono stato dietro, ma gli sono stato sempre lì. Con le Honda oggi c’era ben poco da fare”.
Al termine delle domande “di rito”, l’attenzione si focalizza sulla presenza di Max Biaggi nel ruolo di commentatore che non perde l’occasione di ricordare quando manchi, a lui in primis, e poi rivolgendo la domanda a Rossi, quell’epoca del Motomondiale, quando in bagarre c’erano lui, Capirossi e appunto Valentino Rossi, tre italiani. “Abbiamo fatto un sacco di belle lotte con Biaggi, è stato un mio grande avversario” ha ricordato il campione pesarese, “Nei primi anni 2000 noi eravamo i vecchi Lorenzo, Marquez e Pedrosa e per l’Italia era divertente. Sono state delle grandi battaglie sia con Max che con Loris”.
Le provocazioni di Biaggi – È il Corsaro a incalzare riferendosi a un’intervista rilasciata da Valentino Rossi nei giorni scorsi per cui la presenza di Max in cabina sarebbe stata una motivazione “extra” per il pesarese: “Ho letto che in questa gara eri anche un po’ più motivato perché ero in cabina” ironizza Biaggi, “Per me è stato divertente. Se dovesse servire, vengo anche ad altre gare”. Max Biaggi dice la sua sulla gara: “Mi sono diverito molto! A dire la verità i primi cinque giri sono stati davvero bellissimi, cosa che non vedevo da tempo. Poi la gara ha preso una piega che non mi è piaciuta tanto. Ognuno a fatto una gara a sé, avete fatto un po’… le prove”.
Valentino Rossi non lascia spazio alle insinuazioni di Max Biaggi e prontamente risponde: “Purtroppo quando le gomme hanno cominciato a scivolare” spiega Rossi “ci siamo tutti un po’ staccati, e non c'è stato niente da fare. I primi cinque giri sono stati bellissimi, io purtroppo li ho visti da dietro. Oggi Marquez e Lorenzo se le sono date”. Ma Max Biaggi non demorde, e da fan e amico di Jorge Lorenzo, ribatte: “Ma dov’è il piccolo vantaggio rispetto a te che ha in questo momento Jorge? È la frenata il vantaggio di Jorge?”. Rossi non cade nel gioco di parole del Corsaro e prontamente riporta la conversazione sulla Terra: “Quest’anno ho sofferto molto” spiega Rossi, “Jorge è sempre riuscito a frenare un po’ più giù. Nelle ultime gare ho migliorato tanto. Come performance e giri veloci siamo vicino però lui riesce a scaldare di meno la gomma dietro e avere un po’ più di gomma per riuscire a guidare meglio”.
Avrà pure perso una scommessa, quella di vederlo sul podio, ma Max Biaggi non perde l’occasione, neppure a Sepang, di punzecchiare mentre Rossi continua a essere quarto. Nella speranza, come disse Biaggi a un esordiente Rossi diversi anni fa, che entrambi si sciacquino la bocca prima di parlare.