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MotoGP Silverstone, Petrucci: “L’incidente con Iannone? Lui a mandarmi giù”

La versione del ternano non collima con quella di Andrea: “La caduta mi ha fatto paura. Un vero peccato perché ero riuscito a recuperare posizioni. Ma adesso devo pensare a Misano, non vedo l’ora di correre nel mio Gp di casa”.
A cura di Valeria Aiello
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Danilo Petrucci / GettyImages
Danilo Petrucci / GettyImages

Stesso incidente, due versioni diverse. Non certo una novità quando si tratta di risalire alla responsabilità oggettiva di un contatto ma dopo il Gp di Gran Bretagna le dichiarazioni di Danilo Petrucci e Andrea Iannone sono decisamente distanti.

La versione di Iannone

I due hanno lasciato Silverstone con un pesante zero in campionato ma, dopo all’amarezza per i punti mancati, resta da capire chi dei due ha commesso l’errore che ha innescato la caduta. Iannone ha dichiarato che è stato Petrucci ad andare largo e, una volta rientrato in traiettoria, ad incrociare la linea con la sua. “ Non è stata colpa mia e Danilo sa che non è stata una manovra volontaria”. Diversa la versione del Petrux che, senza troppe polemiche, punta il dito contro il pilota di Vasto.

Petrucci: "Lui a mandarmi giù"

Per Petrucci il fine settimana del Gp di Gran Bretagna non era iniziato nel migliore dei modi, alle prese con qualche problema in più già dalle prime libere per un guaio tecnico sulla sua Ducati Pramac. Poi in qualifica era rimasto fuori dalle Q2 dopo una caduta nel primo run delle Q1 che sfortunatamente lo aveva costretto a tentare il time attack con la seconda moto, rimediando una difficile sesta fila in griglia. Risalito nelle prime dieci posizioni, in gara era stato steso da Iannone a due giri dal traguardo. Un crash che, ammette, gli “ha fatto paura”.

Un vero peccato – ha dichiarato Petrucci – Ho fatto una buona gara dopo una partenza difficile. Sono riuscito a recuperare posizioni e stavo lottando per la Top 10. Purtroppo nel finale Iannone mi ha mandato giù. È stata una caduta che mi ha fatto paura. Ma devo pensare a Misano e non vedo l’ora di essere nel mio Gp di casa”.

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