MotoGP, Smith torna sulla penalità del Montmeló: “Lorenzo ne ha stesi 3, ma l’ha passata liscia”
Il mondo dei motori si interroga su penalità e disparità di trattamento: se in Formula 1 a tenere banco per molti giorni è stato il caso Vettel, penalizzato in Canada per una manovra ritenuta scorretta dai commissari che hanno deciso di dargli 5 secondi di penalità, la MotoGP ha dovuto fare i conti con l'affaire Jorge Lorenzo che, nella gara del Montmeló, è arrivato lungo in staccata abbattendo Andrea Dovizioso, Valentino Rossi e Maverick Vinales.
Smith accusa una disparità di trattamento
Lo spagnolo della Honda, però, non è stato penalizzato dai commissari della gara spagnola al contrario di Bradley Smth, pilota alla terza gara come wild card in sella alla RS-GP 2019, che si è reso protagonista di un highside alla curva 10 nel quale ha coinvolto il compagno di squadra Aleix Espargaro. Il britannico, al contrario del maiorchino, ha subito una penalità importante che lo costringerà a retrocedere di 3 posizioni sullo schieramento di partenza della prossima gara, probabilmente proprio quella di Assen che si disputerà il prossimo fine settimana, se Espargaro non sarà dichiarato abile a correre. Una disparità di trattamento che non è andata giù a Smith che, come riportato da Marca, non ha esitato a paragonare i due incidenti:
Non riesco a capire la valutazione della Direzione di Gara. Penso che quello che mi è successo è molto simile a quanto capitato a Lorenzo. Io ho provocato la caduta di un pilota, Jorge ne ha fatti cadere tre. Comprendo pienamente la decisione della direzione gara nei miei confronti, ma penso che con Jorge ci siano andati molto leggeri – ha sottolineato Smith -Quel tipo di curva è come un collo di bottiglia, è come passare da due corsie a una. Ho provato a passare Oliveira ed era tutto sotto controllo, finché non è sopraggiunto Zarco. A quel punto mi sono trovato davanti Aleix e non avevo spazio dove andare. Ho fatto tutto il possibile per evitarlo, ma non ci sono riuscito.
Secondo il pilota britannico, dunque, c'è stata una evidente disparità di trattamento tra i due casi che hanno visto protagonista lui e Jorge Lorenzo: una critica neanche troppo velata all'operato degli steward che, in MotoGP così come in Formula 1, continuano ad essere nell'occhio del ciclone per le loro decisioni spesso impopolari.