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MotoGp, Suppo: “Pace Rossi-Marquez? Valentino resta ancora sulle sue”

Il team principal della Honda su una stretta di mano tra i due dopo lo scontro dell’ultimo mondiale: “Marc è disponibile a lasciarsi tutto alle spalle. Capisco che perdere il mondiale dopo essere stato in testa per 16 gare su 18 possa dare fastidio ma sarebbe un bel gesto”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi e Marc Marquez / Getty
Valentino Rossi e Marc Marquez / Getty

Archiviate le prime due sessioni di test MotoGP tra Sepang e Phillip Island delle tre previste prima dell’inizio del mondiale, il team principal della Honda, Livio Suppo, ha tirato le somme delle due tornate, tra novità regolamentari e rancori in pista dopo le vicissitudini dell’ultimo mondiale fra Marc Marqeuz e Valentino Rossi che hanno infiammato le battute finali della passata stagione.

Per ora sono stati test anomali, ci sono molte cose nuove a partire dalle gomme Michelin al posto di Bridgestone e c'è un software unico per tutti i piloti – ha detto Livio Suppo a LaPresse.

Siamo quasi pronti, abbiamo altri 3 giorni di test in Qatar poi inizierà il Mondiale – ha aggiunto – Noi abbiamo anche un motore nuovo, difficile da gestire ma che rende più guidabile la moto. A Sepang abbiamo fatto un po' di fatica con il software, per fortuna gli ingegneri sono riusciti a comprendere meglio come farlo lavorare e alla fine Marc era molto soddisfatto.

Parlando invece di piloti, tra scadenze di contratto dei quattro top rider e il ritorno di Casey Stoner in sella alla Ducati dopo il quinquennio in Honda, Suppo non ha nascosto che all’orizzonte potrebbero esserci cambi di casacca per alcuni di loro a patto che Ducati e Suzuki continuino a dare segnali positivi in pista.

In realtà sono più di quattro i piloti in scadenza, ci sono anche i due della Ducati e potenzialmente il prossimo anno potrebbero esserci grossi cambiamenti – spiega il team principal – È presto per dirlo se avverrà o no: noi abbiamo già dichiarato che abbiamo una squadra che ci piace molto, con due piloti che è difficile trovarne di migliori. In Yamaha, Valentino ha già dato dei segnali forti che vorrebbe continuare altri 2 anni, Jorge vorrebbe firmare ancora prima del Qatar.

In linea generale se Honda e Yamaha andranno bene, come credo accadrà, alla fine potrebbe succedere che alla fine siano solo tante parole per nulla. Se invece dovessero esserci degli exploit di Ducati o della stessa Suzuki allora qualche top rider potrebbe anche essere interessato a cambiare.

Stoner? Con Casey è sempre difficile capire bene le sue intenzioni – dice Suppo – io dubito che sebbene sia ancora molto giovane e veloce, voglia fare un mondiale intero. Non gli piaceva l'ambiente e stare tanto fuori casa ma gli piace guidare una moto che non riesce a starne lontano. Ha un talento incredibile, nei test è stato più veloce delle Ducati in pista, ma non so se farà delle gare: per gli appassionati sarebbe una cosa bella.

Il controverso epilogo dell’ultimo mondiale non è acqua passata tra né Marquez e Rossi, né per i tifosi.

Alla fine i tifosi di Valentino continueranno a pensare sempre che aveva ragione lui e così quelli di Marc – spiega Suppo – Cosa è successo in realtà lo sanno solo loro due: spero si possa voltare pagina, nel nostro sport si rischia la vita e c'è sempre stato molto rispetto fra i piloti

Mi auguro che si riparta da zero nei test, Valentino ha già dimostrato di essere competitivo così come Marquez e saranno ancora lì a suonarsele di santa ragione ma come hanno sempre fatto in maniera sportiva. Speriamo che i tifosi capiscano che bisogna smettere di pensare a cosa accaduto e guardare avanti – ha aggiunto.

Stretta di mano Rossi-Marquez?

Sarebbe positivo e auspicabile. Mi ha fatto piacere leggere un'intervista alla mamma di Valentino in cui dice che vuole bene a Marc come a tutti i piloti. Sono ragazzi che hanno tutti la stessa passione e rischiano la vita e sarebbe un bel gesto.

Marquez ha sempre detto di avere la coscienza a posto ed è disponibile a stringere la mano ma non dipende solo da lui. Valentino sembra invece ancora sulle sue, perdere un mondiale dopo che sei stato in testa per sedici gare su diciotto capisco che possa dare fastidio.

Noi possiamo solo dare a Marquez una moto vincente, perché l'unica cosa che lui vuole è vincere le gare e nient'altro – ha concluso.

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