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MotoGP, test Sepang. Valentino Rossi: “La M1 ha fatto un passo in avanti”

“Tanti aspetti da migliorare ma è stata una prima giornata molto positiva” dice il pluricampione pesarese che ha chiuso il day 1 con il secondo tempo a 118 millesimi da Marquez.
A cura di Valeria Aiello
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È più che soddisfatto Valentino Rossi dell’esordio nei test di Sepang. Il pluricampione pesarese ha chiuso con il secondo tempo il primo giorno di test sul tracciato malese, provando alcune delle novità portate dalla Yamaha per il primo appuntamento stagionale.

“Prima giornata positiva”

“È stata una prima giornata positiva e sono molto entusiasta di essere tornato in pista” ha dichiarato Rossi al termine del day 1 intervistato da MovistarTV. “Oggi è andata bene perché ero costantemente veloce, sia nell’attacco con le gomme nuove sia nel passo sulla distanza, siamo sempre stati avanti”. Al mattino, Rossi era stato il primo pilota a scendere sotto il muro dell’2’01, siglando il miglior riferimento di giornata alla 27esima delle 57 tornate completate, fino a quando Marquez nei minuti finali ha limato di poco più di 1 decimo il crono del pluricampione pesarese.

“La M1 ha fatto un passo avanti”

“Naturalmente è solo il primo giorno di test. Ci sono tanti aspetti da migliorare e parecchie soluzioni da scegliere, però sembra che la M1 2015 sia migliorata in diverse aree, è stato fatto un passo in avanti. Abbiamo ancora molto lavoro da fare ma come primo giorno era ok” prosegue il pesarese che sul lavoro del primo giorno di test aggiunge: “Non ci stiamo concentrando su un elemento specifico ma stiamo lavorando si più aspetti con l’obiettivo di rendere la Yamaha più efficace con le gomme finite, perché nel 2014 abbiamo sofferto un po’ sulla distanza di gara, particolarmente al posteriore. Stiamo quindi cercando velocità e soprattutto costanza fino al termine del gara”. Sul programma dei prossimi tre giorni di test, conclude: “Domani speriamo ci siano le condizioni di oggi. Cercheremo di abbassare il tempo sul giro e faremo test comparativi su telai e forcelloni con rigidità differenti per capire da che parte andare con lo sviluppo”.

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