MotoGP: Tutto pronto per la conquista del Texas
L'intero Circus del Motomondiale è arrivato ad Austin, Texas, teatro della seconda prova di questa stagione 2013, che si preannuncia ricca di spettacolo, per via dei top-riders in perfetta forma, di un rookie, Marc Marquez, al quale prestare attenzione, e per il ritorno in grande di un ritrovato Valentino Rossi. Da domani si inizierà a fare sul serio in pista, con l'inizio delle prove libere, nel quale tutti i piloti dovranno dare il meglio per imparare e memorizzare le traettorie ideali sul nuovo circuito, che per la prima volta ospita il Motomondiale.
Proprio il COTA (Circuit of the Americas) rimane l'incognita maggiore. Tracciato nuovo, inaugurato nel 2012 e disegnato principalmente per la Formula 1. Pochi i piloti che hanno avuto modo di provarlo e subito entusiasti per le caratteristiche uniche dell'impianto. Nel mese di marzo sono stati i piloti Honda e Yamaha ufficiali ad avere il privilegio di scoprire la nuova pista e le impressioni di Rossi, Lorenzo, Pedrosa e Marquez sono state subito positive. E' toccato poi a Hayden e Spies, impegnati nella campagna pubblicitaria per il lancio della Ducati Panigale, mettere le ruote sull'asfalto texano, non avendo però la possibilità di utilizzare la Desmosedici da GP e non avendo quindi riferimenti tecnici su cui basarsi in previsione del week-end di gara. Per tutti gli altri il COTA sarà interamente da scoprire.
Vediamo di analizzare meglio il tracciato, quindi. Sviluppato per un lunghezza di 5.513 metri, ha una larghezza di 15 metri, che dovrebbe favorire l'utilizzo di più traettorie. Conta in tutto 20 curve di cui 11 a sinistra e le restanti 9 a destra. La caratteristica principale però rimane l'altimetria. Un forte dislivello in fondo al rettilineo di partenza porta ad una staccata da brivido per la prima curva sinistra. Inizia poi una prima parte molto scorrevole con varianti veloci da raccordare. E' questo il punto chiave del tracciato che potrebbe fare la differenza: sbagliare un ingresso porta a commettere piccoli errori successivi per ritrovare la traettoria ideale. Si scende poi in un lunghissimo rettilineo (1.200 mt di lunghezza) in cui si toccano i 340 km/h per le MotoGP e si entra, a partire dalla curva 12, nella parte più lenta del circuito, fatta di rampini e curve strette e cieche da cui uscire con marce basse per sfruttare al meglio l'accelerazione.
Dal punto di vista tecnico le moto favorite nella classe MotoGP sono sicuramente le Honda, che hanno proprio della trazione e dell'accelerazione le loro doti migliori. Tra i piloti invece bisognerà prestare attenzione proprio al rookie che già in Qatar ha impressionato tutti per la sua capacità di adattarsi ai prototipi della massima serie e per la grinta in pista. Marc Marquez, infatti, si è dimostrato subito a suo agio nell'interpretare le difficoltà del tracciato texano e nei tre giorni di test effettuati a marzo ha sempre messo alla spalle sia il compagno di squadra Pedrosa che i portacolori Yamaha, Rossi e Lorenzo.
Lo spettacolo è sicuramente garantito ed è prevista una grande affluenza di pubblico, come da tradizione per tutti gli eventi motociclistici negli Stati Uniti. Tutto questo a poca distanza dai tragici eventi di Boston. I responsabili del Circuit of the Americas hanno diramato un comunicato nel quale dichiarano di aver aumentato il livello di sicurezza per tutti gli ospiti (pubblico ed addetti ai lavori), in modo da garantire lo spettacolo in un ambiente potenzialmente sicuro.