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MotoGp, Uccio: “Valentino Rossi? Continua fino al 2020, poi le Nascar”

L’amico e braccio destro del Dottore: “Smetteranno prima i suoi avversari. Spero in un altro anno, io punterei a due stagioni. Deciderà Lin Jarvis”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi a fianco a una vettura Nascar n. 46 con cui ha effettuato un test negli ultimi anni / MotoGP.com
Valentino Rossi a fianco a una vettura Nascar n. 46 con cui ha effettuato un test negli ultimi anni / MotoGP.com

Da 35 anni a fianco del Dottore, arrivato nel paddock come amico d’infanzia di Valentino Rossi, Alessio Salucci, chiamato da tutti Uccio, è la persona che conosce meglio il campione di Tavullia. Oggi responsabile della Vr46 Riders Academy e direttore sportivo dello Sky Racing team Vr46, l’inseparabile amico e braccio destro del Dottore è diventato un volto sicuramente familiare per i tifosi. Lo stesso Valentino, lo scorso anno a Misano, ha omaggiato il loro rapporto con un casco speciale “The Blues Brother”, con loro due nei panni di Dan Aykroyd e John Belushi.

Il decimo? "Non pensa ad altro"

In qualità di “assistente personale” ma anche di osservatore privilegiato della carriera di Valentino, Uccio conosce i segreti dietro alla motivazione del pesarese che a 38 anni e ancora un altro anno di contratto con la Yamaha è 4° in classifica a 33 punti da Marquez. “Questo è un campionato speciale, mai visto: in ogni corsa può accadere di tutto, basta un niente per ribaltare la situazione. E io non ho mai visto Vale così concentrato, così positivo” ha raccontato Uccio in un’intervista a La Repubblica.

Il decimo titolo? Non pensa ad altro. Tra un gp e l’altro si è allenato 10 ore al giorno: palestra e moto, moto e palestra. Invece di riposarsi, guarda i video: ma il bello è che si concentra su tutti i piloti, anche quelli che di solito arrivano dietro. Vuole capire come guidano, quali sono i loro punti deboli: per affrontarli meglio, la domenica – aggiunge Uccio – Sta meglio che in passato, giuro: non molla mai, è concentratissimo. E siamo sempre davanti. Se non cade a Le Mans, cercando di passare Viñales all’ultimo giro…ma del resto, quello è Valentino: quando può vincere ci prova, al diavolo i rischi”.

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Per il titolo mondiale “io darei almeno un dito. Lui sta dando tutto sé stesso, che altro?. Da quando ha capito che gli anni sono passati e doveva fare di più, lavora e basta. Alla sera mangia una pizza e va a dormire, al mattino si sveglia e dopo il caffè ricomincia. Sacrifici mentali e fisici mostruosi. Ma è giusto sia così, io glielo dico: troppo importante, questo mondiale. Poi avremo tempo di goderci i soldi e il tempo libero, soprattutto lui che vuole mettere su famiglia: ma ora, ci dobbiamo provare

Continua fino al 2020, poi le Nascar

Il contratto di Rossi con la Yamaha scadrà alla fine della prossima stagione e il Dottore non ha ancora deciso se continuerà dopo il 2018. Ad ogni modo, prima o poi, dovrà decidere di fermarsi. “Non lo conoscete mica. Smettono prima i suoi avversari. Io spero in un altro bell’accordo: magari un anno, però punterei a due stagioni. Deciderà Lin Jarvis. Hanno bisogno di lui perché trasmette passione, entusiasmo: quando smetterà sarà un bel colpo. Ma magari si appassioneranno a Morbidelli, pilota e ragazzo straordinario”.

Ma con lui non sai mai, se e quando si fermerà. Forse qualche gara meno impegnativa: io penso che alla fine sceglierà di andare a correre in macchina in America, con le Nascar. Abbiamo già fatto delle prove, ci piace, siamo andati fortissimo”.

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