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MotoGP Valencia, Lorenzo ringrazia Marquez e Pedrosa: “Volevano il titolo in Spagna”

Il pilota di Maiorca è di nuovo campione del mondo dopo 3 anni, grazie ai 330 punti con i quali ha concluso l’anno, 5 in più di Valentino Rossi. A Sky afferma: “Difficile vedere Dani avvicinarsi, pensavo di perdere, ma hanno capito che mi giocavo moltissimo, sono stati molto bravi perché il titolo rimanesse in Spagna”.
A cura di Vito Lamorte
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Terzo titolo in MotoGP per Jorge Lorenzo. Il quinto della sua carriera. Il pilota di Maiorca ha vinto il Gp di Valencia ed ha chiuso la sua stagione davanti a Valentino Rossi di 5 lunghezze. Questo terzo titolo nella classe regina del motociclismo è frutto di 7 vittorie e 12 podi: ora lo spagnolo è il terzo pilota a vincere il Mondiale arrivando secondo prima del via dell’ultimo GP, imitando Nicky Hayden, che 9 anni fa, sempre a Valencia, vinse il titolo battendo anch’egli Valentino Rossi. Nel post-garaLorenzo a Sky ha dichiarato: "Non ho ancora assimilato quello che ho conseguito. È il quinto titolo mondiale, il terzo in MotoGP, ho eguagliato un grande come Wayne Rainey, e Ayrton Senna. È stato molto difficile mantenere il ritmo di 31″5, io pensavo di poter andare più veloce però con la tensione di giocarmi il titolo non potevo fare meglio. Avevo questa distanza di mezzo secondo con Marc che nella seconda parte della gara mi è arrivato dietro". Sulla rimonta di Dani Pedrosa afferma: "La cosa più difficile è stata vedere Dani avvicinarsi moltissimo, pensavo di rischiare di finire terzo e perdere il mondiale, ma alla fine sicuramente loro, capendo che mi giocavo moltissimo, sono stati molto bravi perché il titolo rimanesse in Spagna. Magari in un altro tipo di gara potevano rischiare di più e sorpassarmi".

Jorge torna di proposito sull'impressione che Márquez e Pedrosa siano stati rispettosi nei suoi confronti: "Sinceramente le Honda oggi avevano il pneumatico migliore, sul lato destro, è stato difficile mantenere la concentrazione e stare davanti a loro. Sicuramente è questo, sono spagnoli come me, sapevano cosa mi giocavo, senza quel piccolo aiuto Valentino, che ha fatto una grande gara rimontando da ultimo a quarto, mi poteva togliere il campionato. Questo titolo è mio, è nostro e anche della Spagna. Quando mi hanno dato la bandiera spagnola ho pianto tutto il giro d’onore. Per me è molto difficile essere allegro, oggi non ho potuto resistere, ero molto emozionato".

In chiusura Lorenzo vuole esprimere delle dediche per questa vittoria: "Lo dedico al mio team, alla famiglia, ai miei amici, alle persone che mai si arrendono e sempre credono in se stessi e hanno la personalità sufficiente per non cadere nelle critiche delle persone che non gli vogliono bene".

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