MotoGp, Valentino Rossi: “Il problema a Barcellona non le mie condizioni ma il grip”
Lasciato il Mugello e il triplete tricolore con Andrea Dovizioso in MotoGP, Mattia Pasini e Andrea Migno sul gradino più alto del podio di Moto2 e Moto3, il Motomondiale ha rapidamente raggiunto la Spagna per il Gp di Catalunya, settima gara del calendario 2017 al Montmelò di Barcellona. Gara di casa per i piloti spagnoli e per Maverick Vinales, leader del mondiale che sbarca sul circuito catalano forte di tre vittorie e il podio del Mugello con 26 punti di vantaggio su Andrea Dovizioso e 30 su Valentino Rossi.
Valentino Rossi: “L’obiettivo è il podio”
“Le condizioni stanno migliorando – spiega Rossi, quarto al Mugello malgrado la botta rimediata in un allenamento con la moto da cross la settimana prima – Per essere al 100% sarebbe stata necessaria una pausa classica, purtroppo le gare sono ravvicinate e per me è un peccato per in campionato, dover fare queste due gare così ravvicinate, il calendario diventa molto fitto. La condizione fisica sta migliorando, per me è già andata bene riuscire a guidare al Mugello e riuscire ad essere davanti, non ho sofferto un dolore specifico, avevo preso degli antidolorifici. So che dovrò guidare e soffrire un po’ di più sulla distanza di gara ma spero che le cose qui vadano un po’ meglio, è passata un’altra settimana che aiuta. Da domani dovremo lavorare molto durante perché non abbiamo fatto i test e ci sono delle curve nuove che si dovranno interpretare, e capire il potenziale della moto”. 30 punti di ritardo da Vinales? Per me personalmente l’errore di Le Mans è molto pesante in campionato, ma sbagliamo tutti, anche gli altri sbagliano. Dobbiamo essere più competitivi ma l’obiettivo e quello di arrivare al podio e fare una buona gara.
"Thailandia? Non mi pare la destinazione migliore"
Il nuovo layout e la nuova chicane? “Sono andata a vederla e non vedo una grande differenza, mi sembra simile, ma dovremo vedere con la moto. La cosa peggiore rispetto allo scorso anno è che si cambia asfalto, con due tagli, in ingresso e in uscita, e da questo punto di vista può essere un problema. Parlando con gli altri piloti, hanno detto che le condizioni dell’asfalto sono molto critiche, specialmente per l’aderenza e per le irregolarità, perché la Formula 1 sfrutta tanto il tracciato. Il problema non è per la mia condizione fisica, il problema è la mancanza di aderenza”. La nuova gara in Thailandia? Credo che diciotto sia già un buon numero di gare. Se da diciotto si passa a diciannove non cambia il mondo, ma rimanere a diciotto per me sarebbe meglio. Il problema è che io stato in Thailandia con la Yamaha e il tracciato non è interessante, poche curve, tanti dritti, non mi pare la destinazione migliore. il tracciato è noioso e lontano da tutto, non sono contento di andare in Thailandia. Poi se bisognerà andare, andremo”. Domanda dai social per il dottore? Un posto dove non vengo riconosciuto? “Negli Usa, se si è lontani dai circuiti nessuno mi riconosce, a New York. Più difficile in Europa o in Malesia”.
Vinales: “Ottima situazione, il nuovo layout farà la differenza”
Vantaggio di 30 punti in campionato? “È un’ottima situazione – ammette Vinales – dopo il Mugello mi sono sentito più forte ed anche con la squadra abbiamo un’ottima comunicazione. La moto c’è, dobbiamo lavorare per la gara. Il Mugello è stato molto impegnativo ma cercheremo di fare del nostro meglio. Qui al Montmelò sono sempre stato molto veloce e mi sento molto bene anche con la moto”. Il nuovo layout del circuito? Certamente farà la differenza e vedremo come va, ma per il mio stile di guida credo vada bene”. Le gomme per Barcellona? Non ho provato le nuove gomme, sono simili ma con mescole diverse, dovremo verificare”. Un circuito spagnolo dove vincere? Certamente qui, voglio vincere qui perché ci sono i miei fan, i miei amici”. Nuova gara in Thailandia? Sarà difficile e se si aggiungono gare, bisogna stare in forma, non si può essere al cento per cento sempre. Sarà un bene per lo spettacolo e mi piace andare a vedere nuovi tracciati, anche se saranno tante gare.
Andrea Dovizioso: “Al Montmelò un punto interrogativo”
La gara del Mugello è stata incredibile, abbiamo dominato fin dall’inizio e avevo il punto interrogativo sulla mia condizione fisica. Ho fatto 13 giri dietro a Maverick ma i passo era molto buono e sono riuscito a fare 10 giri davanti. Una bellissima sensazione con la moto durante la gara, la Ducati ha funzionato benissimo al Mugello e tanti piloti Ducati sono andati bene nel weekend. Sono molto felice per me, per la Ducati, per i fan, esserci al Mugello è speciale. Adesso siamo qui a Barcellona, il circuito è cambiato, i test non sono stati il massimo, c’è un punto interrogativo. Il circuito è difficile per tutti, l’asfalto non è perfetto, e le gomme calano dopo pochi giri, fa caldo, sarà difficile per tutti. Certamente, arriviamo qui con una bella fiducia”. Gomme? “Abbiamo fatto dei test perché il degrado è altissimo, ma vale per tutti. Vedremo quest’anno, potrebbe essere peggio per tutti. Sappiamo che potrebbe essere difficile per come è fatto il tracciato, è stato molto difficile nei test”.
Marquez: “Cercheremo di lottare per la vittoria”
“Ogni gara di è importante ma è la gara di casa, con famiglia, amici, fan club, per cui cercheremo di dare il 100 % e lottare per la vittoria. Farà molto caldo e sarà fondamentale scegliere le gomme giuste. Al Mugello la sensazione non era cattiva nel weekend ma domenica ci siamo resi conto che non avremmo potuto terminare la gara con le gomme, altrimenti sarebbero state distrutte, soprattutto davanti”. Il nuovo layout? “È un po’ diverso, prima la curva era più naturale, adesso è come se ci fosse una separazione, è un po’ difficile trovare la traiettoria giusta, vedremo”. Poca aderenza va meglio per le Honda: “Può essere, speriamo, anche se questo non è uno dei migliori per me, vedremo. Nei test le cose sono andate bene con una mescola che non è stata portata qui, quindi proveremo con una gomma diversa. Con 50 gradi non credo ci sia bisogno di asimmetriche anteriori”. Cosa cambia dal 2015? “Nel 2015 eravamo persi, adesso sappiamo dove ci sono i problemi, ci stiamo lavorando”. Thailandia? Come ha detto Valentino diciotto gare sono tante, al massimo per me 20 gare sono il limite. La Thailandia è una pista nuova, perché no”:
Petrucci: “Tutti mi chiedono come è andata la festa”
“Tutti mi chiedono come è andata la festa e non capisco perché. Non ho partecipato alla festa perché… dopo la gara ho fatto 300 o 400 interviste – scherza Petrucci – Poi c’è stata una cena e a mezzanotte stavo riguardando la gara. Comunque sono molto soddisfatto. Dal sabato sapevo di poter lottare per i cinque posti ma non per il podio, è andata bene, credo che faccia parte delle mie caratteristiche. Penso che il campionato stia andando bene per noi, ci sono stati dei problemi e il ritiro di Le Mans sarebbe stato meglio non ci fosse stato ma il campionato non è finito e sono felice di aver trovato la giusta velocità”.