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MotoGp, Valentino Rossi allontana le voci di ritiro anticipato

Il Dottore in collegamento via Facebook risponde alle domane dei suoi tifosi. E su Marquez: “Se può battere i miei record? Sì, ma non sono preoccupato, penso alla mia carriera”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi in collegamento dalla VR46 di Tavullia
Valentino Rossi in collegamento dalla VR46 di Tavullia

E se Valentino Rossi, vista la crisi della Yamaha, lasciasse la MotoGP prima della fine del suo contratto? Prima di partire per la Thailandia, il Dottore ha risposto a questa e altre domande dei suoi tifosi in diretta via Facebook dallo store Dainese di Londra.

Rossi allontana le voci di ritiro anticipato

In collegamento dal quartier generale della sua VR46 a Tavullia, Rossi ha messo a tacere le voci di un suo ritiro anticipato: “Se cambierò team se quest’anno non vincerò con la Yamaha? No, non credo proprio” dice il pesarese, lasciandosi andare a una risata. “Ho già firmato un altro contratto per le prossime due stagioni, quindi di sicuro guiderò una Yamaha anche nel 2019 e 2020”. Oltre a questo, al Dottore è stato chiesto del suo rapporto con Marc Marquez e se teme che il campione della Honda possa battere i suoi record. “Sì, credo che, se guardiamo i numeri, Marquez possa battere i miei record ma non sono preoccupato, bisogna pensare alla propria carriera e credo che la mia sia buona”. Per quanto riguarda le occasioni mancate, Valentino ha invece ammesso che avrebbe “potuto vincere più gare e più mondiali”. In particolare, il rammarico più grande è aver perso il titolo del 2006 contro Nicky Hayden. “Forse il mio più grande rimpianto è non aver vinto a Valencia nel 2006, quando ho commesso un errore e sono caduto”.

Il più grande di tutti i tempi

Quando poi gli è stato chiesto, da nove volte campione del mondo e icona del motociclismo nel mondo, chi secondo lui è il pilota più grande di tutti i tempi, Valentino ha tradito qualche esitazione. “È difficile da dire perché ci sono stati molti grandi piloti nella storia. Ognuno ha la sua opinione, potrei dire Giacomo Agostini, Mike Hailwood. Ma personalmente sono cresciuto negli anni ‘80 e ammiro molto Wayne Rainey, Kevin Schwanz e Mick Doohan. Ma riguardo al più grande di tutti i tempi, guardando anche il numero vittorie, credo siano Agostini e Hailwood. Sarebbe bello fare una gara con le leggende e i campioni di diversi periodi, mi piacerebbe correre contro Agostini e sarei molto curioso anche di correre contro gli statunitensi, come Kevin Schwantz e Wayne Rainey. Mi piacere anche correre contro il mio coach, Luca Cadalora, che era sempre molto forte. Questa sarebbe la griglia di partenza”.

La data della 100 km dei Campioni 2018

Tante altre le curiosità dei suoi fan, anche la possibilità che in futuro il pubblico possa assistere a gare e allenamenti al Ranch di Tavullia. “Abbiamo provato ad avere il pubblico ma, per qualche problema, è un po’ difficile. Facciamo una gara all’anno, la 100 km dei Campioni, che credo che quest’anno si terrà il 1° e 2 dicembre, e spero di organizzare per trasmetterla in tv, anche in Inghilterra, ci proveremo”.  “Cosa mi manca del vivere a Londra? Quello di Londra è stato un periodo grandioso, la città è fantastica, e in confronto a Tavullia è un bel po’ più grande. Si possono vivere diverse situazioni giorno e notte. Ricordo che andavo al Chinawhite – uno dei club più esclusivi della capitale inglese, ndr – era vicino a casa mia a Mayfair. Avere un bar come il Chinawhite a Tavullia sarebbe buono”. “La mia pizza preferita? Salsiccia e funghi, la mangio al nostro ristorante, a Tavullia, soprattutto in inverno quando c’è meno confusione. Il pizzaiolo è un mio vecchio amico di scuola, Stefano, che fa la pizza da quando avevamo 14 anni ed è molto bravo”.

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