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MotoGP, Valentino Rossi: “Condannati a soffrire ma non ci arrendiamo mai”

Il pesarese sulle difficoltà del fine settimana in Argentina risolte solo prima della gara: “Abbiamo sempre lavorato così, solo lo scorso anno andavamo forte anche nelle prove. Ma se devo scegliere un giorno per essere veloce, allora preferisco andare piano nelle libere e dare tutto la domenica. Come ai vecchi tempi. Lotta al titolo? Vinales favorito al titolo insieme a Marquez, ma ci proviamo”.
A cura di Valeria Aiello
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Nella seconda gara del campionato, Valentino Rossi è riuscito ad agguantare un podio che per quanto visto nel fine settimana del Gp d’Argentina non era per nulla scontato. Settimo in griglia, dopo aver superato anche il taglio delle Q1, il pesarese ha chiuso secondo alle spalle di Maverick Vinales, nuovo compagno di squadra, dominatore dei test invernali, già a bottino pieno in testa al mondiale.

Valentino Rossi e la sua squadra dopo il secondo posto al Gp d'Argentina / Valentino Rossi Official
Valentino Rossi e la sua squadra dopo il secondo posto al Gp d'Argentina / Valentino Rossi Official

Per il Dottore, invece, lo “spiraglio di luce” è arrivato solo dopo il primo giorno di libere del Qatar. “Abbiamo capito lì dove intervenire, però ci vuole tempo” ha detto in un’intervista a La Repubblica. La speranza è quella che tra due settimane, ad Austin, in Texas, nel ripartire da zero, non tornino ad esserci gli stessi problemi trascinati nel fine settimana argentino e risolti solo dopo il warm up di domenica.

La verità è che noi abbiamo quasi sempre lavorato così, tranne la scorsa stagione che andavamo forte anche nelle prove – chiarisce Valentino Rossi – Siamo condannati a soffrire. Ma siamo gente che non si arrende, mai. Preferirei andare forte anche nelle libere e partire davanti – aggiunge – Ma se devo scegliere un giorno per essere veloce, allora decisamente preferisco andare piano nelle libere e dare tutto in gara – ride – Come ai vecchi tempi.

Sabato sera mi sarei accontentato del quinto o sesto posto. Giuro. Il punto è la motivazione, la voglia di divertirsi. Sono partito concentrato, ed è stata veramente una bella gara: prima ho superato i più lenti, quindi la sfida con Crutchlow che è stata bellissima. Bella, sì: migliore di quella di Doha.

In Argentina avrebbe fatto comodo la nuova gomma con carcassa più rigida che Michelin aveva previsto come quarta opzione all’anteriore, poi cancellata dall’allocazione del fine settimana, tra ritardi nella spedizione e la mormorata decisione arrivata venerdì pomeriggio di mantenere le sole tre specifiche previste dal regolamento.

Però la safety commission ha detto di no. Pazienza. Noi ci adeguiamo con quello che c'è a disposizione. Aspettando di riuscire a provare anche gli altri pneumatici, prima o poi.

Ad ogni modo, la nuova gomma dovrebbe essere disponibile per Austin, in Texas, dove tra due settimane si correrà la terza gara del calendario di un mondiale che, anche se solo all’inizio, vede Maverick Vinales numero uno tra i favoriti al titolo. Il ‘Top Gun’ catalano è fortissimo.

Sì, ancora più di quello che pensavo quando è arrivato in Yamaha. E' il favorito al titolo. Insieme a Marquez. Ma io anche quest'anno ci voglio provare. Fino all'ultima corsa – ha concluso.

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