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MotoGP, Valentino Rossi e Marc Marquez in Direzione Gara: nessuna penalità

Il due rivali ascoltati sull’episodio accaduto nelle qualifiche del GP di Misano. Un incontro che li avrebbe indotti a riflettere sulle proprie responsabilità ma in seguito al quale non sono state inflitte sanzioni o richiami.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi vs Marc Marquez: quella che è una delle rivalità più accese della MotoGP si arricchisce oggi di un nuovo episodio che, come prospettato anche da Lin Jarvis subito dopo le qualifiche del Gran Premio di San Marino, è finito sotto la lente della Direzione Gara. “Pare che Valentino sia stato un ostacolo per Marquez, deciderà la Race Direction” la parole del managing director della Yamaha alla bandiera a scacchi delle Q2. Un’ipotesi, quella di Jarvis, che ha trovato conferma qualche minuto dopo, quando entrambi i piloti sono stati informati della convocazione da parte della Direzione Gara per chiarire quanto accaduto.

Rossi vs Marquez in Direzione Gara

L’incontro, alla presenza del Panel di Steward del campionato, è durato poco meno di quindici minuti, durante i quali sia Marquez sia Rossi hanno fornito la propria versione dei fatti. Ad accompagnare lo spagnolo è stato il team manager della Honda, Alberto Puig, mentre Valentino ha raggiunto la Direzione Gara con il direttore sportivo della Yamaha, Massimo Meregalli. A chiarire l’episodio è stato per primo Marquez, poi è toccato a Rossi dare la sua versione. Durante l’incontro sono stati visionati anche i video della vicenda che si è conclusa alla curva 14, la curva del Carro, dopo che i due avevano viaggiato uno dietro l’altro per un giro intero. Lanciati per il time attack finale con Rossi a fare da traino a Marquez, alla fine del rettilineo che arriva alla curva 11 lo spagnolo ha impostato una traiettoria più interna, superando Rossi ma ritrovandosi all’uscita della curva con entrambe le ruote sul verde. Arrivati poi alla 12 con Marquez davanti, lo spagnolo ha perso per un attimo il posteriore mentre Rossi ha deciso di fare una staccata al limite per passarlo. Una manovra che lo ha però fatto finire lungo, portando Marquez a incrociare la traiettoria e ad attaccarsi ai freni per non tamponarlo. Ma è anche lui ad andare lungo, senza consentire a Rossi chiudere la sua traiettoria. Infine il gesto dello spagnolo con la mano sinistra, non un segno di scuse ma un movimento quasi per dire “cosa sta succedendo?”.

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Nessuna penalità o richiamo

In seguito al confronto in Direzione Gara, è stato deciso di non comminare alcuna penalità o richiamo per i due piloti che hanno lasciato la riunione in due direzioni diverse, con Marquez che ha guadagnato l’uscita verso la pit-lane mentre Rossi si è avviato dal lato del paddock. Del resto, le due posizioni sono state chiarite dai diretti interessati già dopo le qualifiche, con Marquez che ha detto di “non aver capito le intenzioni di Valentino alla 14” e il pesarese che lo ha accusato “di averlo voluto bloccare” per togliergli anche l’ultima possibilità di fare il giro buono. Ad ogni modo, i due si ritroveranno a fare i conti domani in gara, ancora uno dietro l’altro, con Marquez che scatterà dalla quinta casella e Rossi dalla settima, separati dalla Ducati di Andrea Dovizioso. In pole ci sarà invece Maverick Vinales che ha preferito non commentare quanto accaduto, trincerandosi dietro a un “non ho ancora rivisto le immagini”. Probabilmente una scusa per evitare di mettere il dito in una piaga scomoda come il confronto tra i due vecchi rivali.

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