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MotoGp, Valentino Rossi: “Il dispiacere fa più male della gamba”

Il pesarese grande assente a Misano racconta i terribili momenti dell’infortunio: “In quel bosco con la gamba rotta ero disperato. Non riuscivo neanche a muovervi, un contadino è venuto a prendermi con una vecchia Suzuki. Quest’anno ho sbagliato due volte, ma stavolta mi è andata male”. Poi un messaggio ai suoi tifosi: “Andrei lo stesso a vedere la gara, è sempre un’emozione. Io la guarderò da casa, con i miei amici. Magari vi faccio una telefonata”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi durante l'intervista / Sky Sport MotoGP
Valentino Rossi durante l'intervista / Sky Sport MotoGP

Grande assente al Gp di San Marino e Riviera di Rimini, Valentino Rossi è già alle prese con la riabilitazione dopo l’incidente di giovedì scorso in cui ha rimediato la frattura di tibia e perone della gamba destra: un infortunio che probabilmente lo costringerà a saltare anche la prossima gara ad Aragon, con rientro previsto per metà ottobre a Motegì, in Giappone, anche se la situazione meno grave di quella del 2010 al Mugello, malgrado una prognosi di 30-40 giorni di stop, fa sperare in un recupero record. “Dipenderà molto da come sta la gamba” ha spiegato lo stesso Rossi che oggi è stato raggiunto da Guido Meda nella sede della VR46 a Tavullia, concedendo un’intervista esclusiva a Sky Sport MotoGP.

"Il dispiacere fa più male della gamba”

Seduto su un divano con la gamba destra appoggiata su un cuscino e tanto rammarico per essere costretto a saltare il suo Gp di casa. “Mi dispiace moltissimo essere qui ma sto abbastanza bene. Rispetto all’altra volta la frattura è meno brutta, sono stato subito bene già dopo l’operazione. Ho trovato un dottore che è stato molto bravo. Mi ha operato subito di notte e quindi mi sono risvegliato la mattina che già stavo bene e questo è positivo. Però rimane un grandissimo dispiacere che fa più male della gamba. Appena è successo ero veramente disperato perché l’altra volta è stata dura, perché stare una settimana in ospedale senza scendere dal letto, senza nemmeno riuscire andare al bagno, essere davvero immobile con tutto che ti fa male… Questa volta invece è andata meglio. Mi sono trovato subito piuttosto bene e ho potuto subito iniziare a lavorare per la riabilitazione però comunque bisogna stare sempre molto attenti, fare poco poco, giorno per giorno, vedere chela gamba si sgonfia un pochino, è una procedura molto lenta e molto noiosa, però comunque rispetto all’altra volta sto meglio

"Pensavo fosse la caviglia, invece è una bega"

Chiarita la dinamica (“C’era un gradino roccioso e sono andato giù con tutto il peso del corpo e della moto sopra il piede”), il pesarese parlato dei terribili attimi dopo l’incidente. “Nel momento che capisci che hai una gamba rotta e sei in mezzo ad un bosco, ti dici ‘adesso cosa succede? Non riuscivo neanche a muovermi e i miei amici sono andati in questo paesino di sotto, hanno chiamato questo contadino senza dirgli che ero Valentino Rossi e lui è venuto ad aiutarci con una piccola jeep, tipo una Suzuki vecchia, ed è riuscito ad arrivare fino a là sotto dove ero io ed è venuto prendermi in retromarcia. Mi hanno caricato nel bagagliaio e lì è stato il momento più doloroso. Con la gamba rotta, non lo auguro a nessuno. Io ho sentito che mi ero fatto male e all’inizio pensavo che fosse la caviglia, ma poi ho sentito che era un male diverso. Dispiace per Misano, per il campionato e per la bega che avrò nei prossimi giorni“.

Valentino Rossi mostra la gamba infortunata / Sky Sport MotoGP
Valentino Rossi mostra la gamba infortunata / Sky Sport MotoGP

"Magari con la Play riesco a non farmi male"

Il nove volte iridato ha poi respinto le critiche legate agli allenamenti e le polemiche sollevate da chi ritiene che non avrebbe dovuto andare a fare enduro sui colli marchigiani. “Secondo me noi siamo piloti di moto e per noi allenarci in moto è la cosa migliore, il problema è che quest’anno mi è successo due volte e l’altra volta – sulla pista di di Cavallara, ndr – con la moto da cross mi è andata veramente bene, perché avevo dato una grande botta ma sono riuscito a correre al Mugello. Invece stavolta no. Il calcolo delle probabilità metteva il cross in cattivissima luce, perché con il cross si sono fatti male tutti, però l’enduro non era nella black list. Però evidentemente è stato abbastanza pericoloso anche quello, così come è pericoloso tutto. O mi alleno a casa con la PlayStation, così è meno pericoloso, magari così riesco a non farmi male“.

"Se fossi un mio tifoso…"

Tornando alla gara di domenica a Misano, Rossi è convinto che i piloti italiani e Vinales possano dire la loro. “Non essere a Misano è la cosa che mi dispiace di più oltre il campionato, ci sono un sacco di piloti italiani però che possono vincere. C’è Dovizioso con la Ducati e tanti altri piloti in Moto2 e Moto3, quindi sarà sicuramente un gran weekend. Mi dispiace non esserci per tutti i miei tifosi ma penso che quelli che saranno a Misano si divertiranno lo stesso perché sarà una bella giornata di gare. Se fossi un mio tifoso? Andrei ugualmente a vedere le gare, mi dispiacerebbe non vedere Valentino, ma è una grande emozione lo stesso. Anche se non penso che ci saranno tante defezioni domenica. Vinales? Terrà testa a Dovizioso a Marquez anche da solo perché va veramente forte, è stato veloce nei test e quindi potrà essere tanto competitivo. Anche Lorenzo e Pedrosa andranno forte, perché loro a Misano sono sempre andati forte. Mi dispiace molto perché siamo in lotta su tutto, sia per le marche che per i team, quindi la mia assenza è un male per la Yamaha.

Domenica? Guarderò la gara e anche le prove, guarderò tutto, credo a casa mia con i miei amici. In cabina di commento con Meda e Sanchini? È un po’ difficile, vi seguo in tv, magari vi telefono. Ci vediamo presto!

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