MotoGp, Valentino Rossi: “Il mio nuovo compagno? Pedrosa o Vinales”
Il motomercato tiene banco durante la conferenza stampa del giovedì a Le Mans, quinto round del calendario del Motomondiale, dopo l’annuncio del passaggio di Jonas Folger dalla Moto2 al team Yamaha Tech3 in MotoGp e le sempre più insistenti voci che danno Dani Pedrosa come futuro compagno di squadra di Valentino Rossi, al posto di Lorenzo. Ma tra Vinales e Pedrosa, il pesarese non si sbilancia, mentre Marquez spera che la Honda non si lasci sfuggire il veterano di Sabadell.
Marquez: “Pedrosa? La Honda cercherà di tenerlo”
Mi sento sempre meglio con la moto – ha esordito Marquez – Continuiamo a migliorare, anche nei test di lunedì, dopo la gara di Jerez, abbiamo fatto un altro passo in avanti, ma ad ogni modo adesso, se voglio essere in questa posizione, devo essere costante perché al momento non sento di poter attaccare, non ho il feeling migliore con la moto, ma passo dopo passo stiamo migliorando. Le Mans è una pista molto tecnica e non semplice ma è una delle piste che mi piacciono. È speciale perché ha tanti stop&go e per il mio stile di guida è piuttosto buona, ma qui lo scorso anno ho avuto problemi con la gomma, problemi simili che ho avuto anche domenica scorsa a Jerez. Vedremo come riusciremo a gestire questo weekend e dove riusciremo ad arrivare. Un consiglio per Folger? “Credo che Jonas sia un buon pilota, ed ora potrà concentrarsi esclusivamente sul suo anno in Moto2, ha buone opportunità di vincere il mondiale. Ora i contratti si firmano già dopo le prime gare, ma anceh il fatto che molti piloti della Moto2 vengono in MotoGp è positivo. I nuovi piloti in MotoGP sono positivi per la categoria. Il mio contratto? “Stiamo parlando con la Honda”. Dani sta prendendo in considerazione di lasciare la Honda? “Credo che ovviamente la Honda cercherà di tenerlo perché è un buon pilota e veloce. È importante all’interno del team e ho già detto che è uno dei piloti più forti della categoria.
Lorenzo: “Un consiglio per Folger? Dovrà capire le gomme”
Le Mans è sempre stata, già dalla 125cc, una delle mie piste preferite. Sono sempre stato tra i più veloci, ho ottenuto molte vittorie, e la vittoria lo scorso anno dopo due anni non troppo positivi. Al momento la stagione per me è stata costante se escludiamo l’incidente in Argentina, e arriviamo in questa pista che si addice molto alla Yamaha e al mio stile di guida. Sono molto entusiasta e fiducioso di poter andare forte”. Le nuove Michelin? “Michelin sta lavorando sodo dopo i problemi che abbiamo avuto a Jerez. Qui porterà tre posteriori diverse, quindi vedremo se ce ne sarà uno più diversa dalle altre due quindi vedremo di risolvere il problema che abbiamo trovato in rettilineo a Jerez ma non ad Austin. Vedremo se con gomme diverse riusciremo a risolvere il problema”. Un consiglio per Folger? “Credo che l’unico consiglio che posso dargli solo quello di mantenere la calma al primo anno per capire le gomme, che sono diverse e vanno riscaldate molto bene, per spingere. Quando si arriva in MotoGp al primo anno si rischia di cadere molto volte ed queste cadute possono essere pesanti per il fisico. È meglio se il primo anno si carca di crescere passo dopo passo per cercare di capire tutte le differenze, visto che ci si può fare più male rispetto alle altre classi. Questo è l’unico consiglio da parte mia, per il resto ha un talento sufficiente per fare delle buone prestazioni.
Rossi: “Il mio nuovo compagno? Vinales o Pedrosa”
Stessa strategia di Jerez? “Sì, purtroppo non è solo una questione ii strategia, bisogna andare veloce – spiega Valentino Rossi – Questa è una pista difficile e dovremo capire le condizioni metereologiche durante il weekend che possono cambiare varie volte, ma speriamo che ci sia bel tempo come negli ultimi due anni. Nel 2014 e 2015 ho fatto due buone gare, non ho vinto ma sono stato secondo ed ero piuttosto forte. Quindi questo sarà l’obiettivo: cercare di lavorare bene da domani mattina e cercare di capire le prestazioni Michelin su questo asfalto”. Cosa rende la pista di Le Mans così complicata? “Innanzitutto ci sono molte frenate importanti, dove bisogna avere un buon bilanciamento e una buona moto per frenare forte, ma allo stesso tempo bisogna affrontare dele curve difficili, per cui è un difficile equilibrio. Ma qui si è veloci se si riesce a frenare profondo. Un consiglio per Folger? “È difficile capire le prestazioni dei piloti della Moto2, perché in alcune gare sembrano essere alcuni i piloti veloci, in altre invece gli stessi piloti con le stesse moto avere dei problemi. Credo comunque che il livello in Moto2 sia molto alto, con molti piloti molto veloci. Credo che per Jonas tutto dipenderà dal feeling con la Yamaha, perché per esempio anche Smith, che arrivava dalla Moto2 senza grandi risultati, con la Yamaha MotoGP sa essere forte, quindi bisogna capire l’accoppiata con la moto e credo che avrà una grande opportunità”. La curva 1 è una delle più veloci, come si fa ad approcciarla? “È molto veloce, si arriva in sesta marcia. Durante le stagioni la curva è cambiata, soprattutto per ragioni di sicurezza, ora abbiamo una via di fuga migliore ma allo stesso tempo la curva è diventata più lenta ma più tecnica, ed è difficile trovare la traiettoria giusta, è sempre molto al limite, soprattutto nella seconda parte della curva”. Il mio compagno di squadra? “Ne so quanto voi – spiega il pesarese – Negli ultimi giorni ci sono state molte voci per Pedrosa e credo che o Vinales o Pedrosa siano i più piloti possibili. Non so le percentuali, per me è lo stesso. Sono due piloti molto diversi. Pedrosa è molto forte e ha già mostrato il suo potenziale ma è più in la con gli anni. Vinales è un grande talento ma non ha grande esperienza in MotoGP. Per me non fa differenza. Ho un buon rapporto con entrambi. Da quanto ne ho capito, per la Movistar è importante avere un pilota spagnolo, e quindi diciamo che i due più possibili sono loro, ma non so chi” La gara? “Mi piacerebbe fare come a Jerez, ma sarà difficile. La nostra moto storicamente è andata sempre molto bene e dovremo capire come andrà con la Michelin. Per andare bene bisogna avere una moto che si ferma molto bene. I miei avversari sono come al solito fortissimi, soprattutto Lorenzo si è sempre trovato molto bene, ma anche Marquez è veloce ma mi aspetto anche le Ducati”.