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MotoGP, Valentino Rossi: “Marquez dice che sono il suo rivale? Mi piace fare punti, ma vorrei fare più di terzo”

Eufemismo calcistico per il pesarese che con il podio conquistato a Barcellona mantiene la seconda piazza nel mondiale: “Ho giocato in difesa ma preparo un 4-3-3. Abbiamo 27 punti di distacco, ci manca ancora qualcosina”.
A cura di Valeria Aiello
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Come a Le Mans e al Mugello, anche a Barcellona è Valentino Rossi a salvare la Yamaha. Terzo al traguardo di un Gp di Catalunya dominato dalla Ducati di Jorge Lorenzo che, alla guida della sua GP18, si è imposto per la seconda gara di fila, il pesarese torna sul podio del Montmelò in una domenica cruciale in ottica campionato. Un risultato frutto di alcune modifiche all’assetto arrivate nel weekend ma che non sono ancora la soluzione definitiva ai guai della Yamaha.

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"Ho giocato in difesa ma preparo un 4-3-3

Complice anche la caduta di Andrea Dovizioso, Rossi ha trovato il podio numero 195 in top class, il terzo di fila in questa stagione. Parlando della la sua gara, il pesarese è partito da un eufemismo calcistico per analizzare la corsa: “Di solito a me piace il 4-4-2 perché ho bisogno di copertura a centro campo, per le prossime gare magari proviamo anche il 4-3-3 perché abbiamo due ali che sono veloci e possono fare bei cross” ha detto Rossi ai microfoni di Sky Sport. “Come tanti, ero molto preoccupato per le gomme ma alla fine quella davanti è andata bene. Se avessi avuto quell’altra media (la specifica che nei test di tre settimane fa Rossi aveva chiesto alla Michelin ma che il fornitore francese non poi portato in Spagna,ndr) non l’avrei scelta ma abbiamo fatto di necessità virtù e, considerato che c’erano un po’ di nuvole e un po’ meno caldo, la gomma anteriore andava molto bene. Purtroppo nei primi giri sono dovuto stare molto attento perché con la gomma dietro e il pieno di benzina la moto tendeva a chiudersi tanto, non c’era tanto margine anche se gli altri riuscivano ad andare un più forte. Ma sono contento perché ho tenuto un buon passo fino alla fine, considerando che su questa pista l’anno scorso è stato un disastro, diciamo che non sono arrivato tanto lontano.  Sono stato molto costante, il mio passo era quello anche se ci manca ancora un pochino”.

-27 da Marquez

Domani ci sono dei test, proveremo qualcosa, e vedremo, ma sono dei punti molto importanti in campionato. Ovviamente mi piacerebbe arrivare più avanti di terzo ma sono comunque contento di essere sul podio. Adesso abbiamo 27 punti di distacco da Marquez, come miglior risultato stagionale ho fatto terzo e non ho mai vinto, quindi ci manca qualcosina. Dipenderà molto da pista a pista, dalle gomme mentre, per quanto riguarda l’elettronica non abbiamo ancora parlato, la nostra è quella e aspettiamo un aiuto il prima possibile anche se non esiste una death-line. Il nostro obiettivo è tornare competitivi per vincere il prima possibile, prima della fine dell’anno. Le gomme sono molto decisive, perché se ne possono usare due o anche tre diverse sia davanti e dietro, quindi è molto importante in prova capire cosa poi succederà in gara. Mi aspettavo di lottare di più con quelli dietro, tipo Vinales, Petrucci, Crutchlow, Iannone e Pedrosa, però stamattina insieme al team siamo riusciti a trovare un bilanciamento migliore che mi faceva curvare meglio la moto e sono riuscito a mettermi lì con più tranquillità”.

"Se sono io il suo rivale? Vorrei fare più di terzo"

Quando poi gli è stata riportata la dichiarazione di Marc Marquez che nelle interviste al backdrop ha indicato proprio il pesarese come avversario nella lotta al titolo (“Valentino è secondo, è forte e veloce, adesso è lui il più vicino”), Rossi non ha avuto dubbi: “Se mi sento io il rivale di Marquez come dice lui? Io non mi sento niente, mi piace fare più punti possibile,  diciamo che siamo qui per questo – sorride  – Essere secondo è buono anche perché con i punti di oggi ho allungato su quelli dietro di me e non ho perso tanti punti da Lorenzo che sta recuperando”.

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