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MotoGp, Valentino Rossi: “Per la Ducati ci vogliono gli attributi, Jorge resta”

Lorenzo, come Valentino, ha già ricevuto la proposta Yamaha, ma non ha ancora firmato. Il maiorchino: “Ho ricevuto anche un’offerta migliore, per questo ho deciso di apettare. Vale invece non aveva alternative”. Il Dottore replica al veleno: “Per andare in Ducati servono i cosiddetti, io dico che resta”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi / Getty
Valentino Rossi / Getty

La decisione di Valentino Rossi di bruciare i tempi del rinnovo del contratto con la Yamaha è arrivata venerdì sera, lasciando la patata bollente nelle mani di Jorge Lorenzo. Un retroscena raccontato dal managing director di Yamaha, Lin Jarvis, che nel commentare il primo annuncio di mercato, ha parlato di una trattativa semplice e veloce con il pesarese, diversamente da quella del maiorchino. “Jorge aveva detto che gli sarebbe piaciuto firmare prima di questa gara, così lo abbiamo ascoltato. E dal momento che trattiamo i nostri piloti alla pari, abbiamo preparato una proposta per lui e per Valentino, consegnate loro a inizio settimana”. Valentino non ci ha pensato su due volte a firmare. “Loro erano contenti, io pure, quindi perché aspettare” ha spiegato il Dottore, felice di correre fino a 39 anni, e magari portare a casa il 10 titolo mondiale sfuggitogli di mano lo scorso anno per appena 5 punti iridati.

Lorenzo invece tergiversa, rimandando il rinnovo. “Chissà perché Vale ha già firmato, proprio una casualità” pungeva il maiorchino a fine qualifica, dopo aver centrato la pole del Qatar, la sua 62 in carriera con cui strappa al pesarese il record assoluto di partenze al palo della storia del Motomondiale. “Io sono il campione del mondo in carica e il più veloce in pista. Ho un gran contratto, il migliore tra tutti quelli dei piloti in griglia, ho ricevuto una proposta che è ancora meglio, però sono in una posizione di forza e per questo ho deciso di aspettare, mentre lui non aveva altre opzioni” replicava Lorenzo, infastidito che il detestato compagno di squadra gli avesse rubato la scena, annunciando indirettamente di essere in attesa di ricevere l’offerta Ducati. “Non capisco quale sia il problema, se uno è il calciatore più forte del mondo, è normale che abbia sei, sette offerte da altri club” aveva aggiunto. “Posso permettermi di ascoltare tutti e poi decidere, non ci vorrà tanto”.

Jorge in Ducati o resta in Yamaha? L’ultimatum della casa dei Tre Diapason è già arrivato. “Dipende da lui, gli abbiamo dato una scadenza per decidere. Sappiamo che la Ducati è alla ricerca di un top rider, ma non faremo un’asta al rialzo” ribadiva Lin Jarvis “La nostra offerta è la migliore che Jorge abbia mai ricevuto dalla Yamaha. Altrimenti abbiamo un piano B e uno C”. Un grosso, grasso matrimonio, per cui la Yamaha avrebbe messo sul tavolo un’offerta vicina ai 20 milioni per due stagioni, a fronte delle aspettative di Lorenzo che spera di vederne in almeno 25 sul piatto servito da Borgo Panigale,.

Rossi al veleno. “Jorge dice che io non avevo altre opzioni? La realtà che entrambi – sia Rossi che Yamaha, ndr – eravamo contenti di andare avanti” rispondeva il pesarese. “Nelle ultime due stagioni ho chiuso per due volte da vice campione del mondo, e ho vinto sei gare, che non sono tantissime, ma mi sono divertito molto. Ciò che dice Jorge non mi interessa, come se rimarrà o meno. Per andare in Ducati ci vogliono i c******i. Quindi, secondo me lui resta in Yamaha” la replica di Rossi che chiude il primo atto di una guerra psicologica tra i due rivali, dopo la lite in pista delle Fp4, prime scintille di un mondiale che si preannuncia tiratissimo ancora prima che sventoli la prima bandiera a scacchi stagionale.

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