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MotoGp. Valentino Rossi: “Situazione strana, ci affidiamo al fato”

Il Dottore lascia la Thailandia e tanti dubbi sull’elettronica: “Sappiamo di dover lavorarci lavorare ma potrebbe richiedere qualche mese. Per adesso le più competitive sono state le Honda, la Ducati ha fatto su e giù come noi”.
A cura di Valeria Aiello
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Terzo e ultimo giorno di test complicato per Valentino Rossi che lascia la Thailandia con il decimo tempo e tanti dubbi sulla sua moto. Se in Malesia era arrivato qualche segnale incoraggiante, a Buriram, circuito che sulla carta ricorda quello dell’Austria ma che secondo molti piloti è più simile quello dell’Argentina, la sensazione è che la Yamaha non abbia ancora capito la strada da prendere per cercare una soluzione a problemi che, secondo il Dottore, sono soprattutto di natura elettronica.

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Test complicato e dubbi sull'elettronica

Un test “complicato” ha detto a caldo di Rossi, dopo essere comunque riuscito a migliorare il proprio personale alla penultima giornata. “Oggi sono andato un pochino meglio, soprattutto nel pomeriggio. Avevamo ancora un po' di cose da provare ed è stato importante riuscire a completare il nostro programma. Nell'ultima ora sono stato abbastanza veloce e ho fatto 1'30″5, ma nel giro buono sono arrivato lungo all'ultima curva, altrimenti avrei potuto fare anche 1'30″2, che non sarebbe stato male” è stato il commento di Rossi come riportato da Motorsport.com a fine giornata. “Ieri ero più preoccupato, oggi un po' meno. Il problema grosso è che non sai mai cosa aspettarti, è come giocare a carte. Rimane il fatto che abbiamo sofferto abbastanza e che tutti vanno molto forte e sono molto vicini. Si è ripresentata la situazione dell'anno scorso, che non sai cosa può cambiare già tra la mattina ed il pomeriggio, quindi figuriamoci da un giorno all'altro”.

“Situazione strana, ci affidiamo al fato”

Per la Yamaha la luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana: “È una situazione molto strana, che mi è successa solo l'anno scorso nella mia carriera. Nel 2016, anche se avevamo già le gomme Michelin, era più costante il rendimento. Invece dall'anno scorso può cambiare tutto in un attimo. È stato un test difficile per la Yamaha, però bisogna dire che siamo tutti attaccati. In Malesia ero più contento che qui, speriamo che le cose vadano meglio in Qatar. Non è facile, però abbiamo visto che le moto più competitive sia in Malesia che qui sono le Honda, con Marquez, Pedrosa ed anche Crutchlow. La Ducati invece ha fatto qualche up & down in più, come noi. Bisognerà vedere come andranno le cose in Qatar, sperando di essere più competitivi". In ogni caso, il lavoro in vista dell’inizio del campionato sarà concentrato sull’elettronica: “Sappiamo che dobbiamo lavorare soprattutto con l'elettronica, ma non credo che ci saranno novità nel prossimo test in Qatar. Questa è una cosa che potrebbe richiedere qualche mese. Fino a quel momento, dobbiamo affidarci al fato”.

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