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MotoGP, Valentino Rossi: “Toccarmi? È solo scaramanzia”

“Prima le tute erano più strette, ora lo faccio solo per concentrarmi meglio” dice il Dottore in una video intervista concessa a Dainese.
A cura di Valeria Aiello
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Tante le curiosità che Valentino Rossi ha rivelato rispondendo alle domande giunte all’hashtag #askVale promosso da Dainese attraverso i canali social Facebook, Twitter e Instagram. Dagli esordi ai programmi per il futuro, fino riti scaramantici prima di ogni gara. “Qualche anno fa pensavo che sarei andato in Superbike, una volta terminata la mia carriera in MotoGP, ma sinceramente adesso preferisco concentrarmi sulla top class. Starò più tempo possibile in questa categoria e poi mi ritirerò” così il Dottore rivela di aver cambiato idea rispetto a un suo approdo in SBK dopo la carriera in MotoGP.

Rossi ha poi ricordato il momento della sua vita in cui ha deciso di iniziare a correre in modo professionale nel motociclismo: “Era il 1996, il mio primo anno di 125. Non è stato facile, ma dopo le prime gare ho visto che riuscivo a salire sul podio e girare con i migliori”. Infine una domanda curiosa. Valentino ha spiegato perché prima di scendere in pista fa il suo tradizionale movimento di “toccarsi”: “Ormai è solo una cosa di superstizione. Prima le tute erano più strette e mi tiravano soprattutto nella zona delle gambe. Ora invece lo fatto solo per concentrarmi meglio”.

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