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Ad Austin dominano Marquez e le Honda. 3° Lorenzo, Valentino solo 6°

E’ stata da subito una gara a due, tutta targata Repsol Honda team, la sfida che ha acceso l’asfalto di Austin nel Gp delle Americhe….
A cura di Alessio Pediglieri
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MotoGp Red Bull di Mar Marquez

E' stata da subito una gara a due, tutta targata Repsol Honda team, la sfida che ha acceso l'asfalto di Austin nel Gp delle Americhe. Marc Marquez ha conquistato la vittoria e la leadership mondiale dopo aver dominato anche nelle libere e in qualifica. A tener testa al terribile debuttante in MotoGp il solo Dani Pedrosa, suo compagno di Team che ha chiuso a +1.534. Terzo il campione in carica, Jorge Lorenzo su Yamaha, a +3.381 davanti a Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3) a +6.616. Quinta piazza per Bradl (LCR Honda MotoGP) davanti ad uno spento Valentino Rossi, 6° (+16.615), davanti a Dovizioso (Ducati Team) a +22.374 da Marquez. 8° Bautista, 9° la Ducati di Hayden.

Pedrosa sorprende Marquez – Il rookie del team Honda viene bruciato in partenza da un ottimo Pedrosa ma recupera in fretta la seconda posizione con l'obiettivo di non lasciar scappare il connazionale sull'asfalto di Austin. Parte bene anche Lorenzo, terzo al traguardo, che però fatica subito a tenere il ritmo delle due indemoniate Repsol Honda. Dietro scoppia la bagarre per un errore in partenza di Cruthlow che lascia la quarta posizione a Stefan Bradl mentre Rossi si ritrova in lotta per la sesta piazza con un ottimo Bautista che cederà alla fine sia a Vale sia ad un positivo Dovizioso.

Dominio Honda, Lorenzo 3° – Ma la gara non conosce avversari per le due Honda. Pedrosa e Marquez dopo pochi giri sono già in fuga con quasi due secondi sulla Yamaha di Lorenzo. Dietro si consolidano le posizioni con Crutchlow seguito da Stefan Bradl e Valentino Rossi, mentre Dovizioso inzia il duello (che vincerà) con Bautista per la settima posizione.
Dopo metà gara, corsa in testa, Pedrosa deve abdicare alla leadership: a nove giri dal termine arriva il primo attacco di Marquez che giunge subito a buon fine confermando anche la bontà della scelta delle gomme. A differenza di praticamente tutta la griglia, Marquez infatti ha scelto una mescola dura posteriore.
Pedrosa piano piano molla il colpo e lascia ad un irraggiungibile Marquez la sua prima meritata vittoria in MotoGP. Dopo la pole più giovane, dunque, arriva anche la vittoria più giovane per il debuttante spagnolo con 20 anni e 63 giorni.

Marquez: pole, vittoria e leadership mondiale – Così, dopo la Moto3 e la Moto2 sul podio trionfa ancora uno spagnolo: Marquez davanti a Pedrosa e Jorge Lorenzo che completano le prime tre posizioni tutte iberiche. Il campione del Mondo in carica non ha mai brillato ma è riuscito a limitare i danni salvando una domenica difficile con il terzo posto che gli garantisce la testa dellaclassifica mondiale con 41 punti sebbene in comproprietà con Marquez.
Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech3), Stefan Bradl (LCR Team) e Valentino Rossi (Yamaha Factory Racing) completano le prime sei posizioni.

LA GARA

Ordine d'arrivo Gp di Austin: 1° Marquez, 2° Pedrosa, 3° Lorenzo, 4° Crutchlow, 5° Bradl, 6° Rossi, 7° Dovizioso

Ultimo giro – Marquez non molla la leadership e vince ad Austin, davanti a Pedrosa. Trionfo Honda!

20° giro – Marquez approfitta di un errore di Pedrosa (a 1 secondo e mezzo). Dietro, sfida Dovizioso-Bautista per la 7a piazza

19° giro – 1° Marquez, 2° Pedrosa, 3° Lorenzo, 4° Crutchlow, 5° Bradl, 6° Rossi, 7° Dovizioso

18° giro – Pedrosa (giro veloce) torna su Marquez che mantiene la leadership della corsa. 3° Lorenzo, 6° Rossi, 7° Dovizioso

17° giro – Dominio Honda con Marquez e Pedrosa. Dietro di loro le Yamaha di Lorenzo e Crutchlow

16° giro – 1° Marquez, 2° Pedrosa, 3° Lorenzo a oltre 3 secondi. 4° Crutchlow con più di 6 secondi dalla testa della corsa

15° giro – Marquez davanti a Pedrosa, Lorenzo 3°, 4° Crutchlow. Rossi sempre 6° davanti alla Ducati di Dovizioso

14° giro – Honda imprendibili anche a posizioni invertite: 1°Marquez, 2° Pedrosa. 3° Lorenzo, 4° Crutchlow, 5° Bradl, 6° Rossi

13° giro – Strepitoso Marquez che supera Pedrosa che non molla la scia. Staccato, Lorenzo. Valentino sempre 6°, Dovizioso 7°

12° giro – Pedrosa e Marquez fanno corsa a parte. Dietro di loro Lorenzo, 4° Crutchlow che sta aumentando il ritmo

11° giro – a metà gara: Pedrosa 1° davanti a Marquez. terzo Lorenzo, 4° Crutchlow, 5° Bardl, 6° Rossi, 7° Dovizioso, 8° Bautista

10° giro – Pedrosa primo, Marquez secondo. Tiene il loro ritmo il solo Lorenzo, terzo. 4° Crutchlow che supera Bradl

9° giro – Non molla Pedrosa che tiene dietro il compagno di team Marquez. Dietro alle due Honda, la Yamaha di Lorenzo, poi Bradl e Crutchlow

8° giro – Pedrosa sempre leader tallonato da Marquez. Lorenzo 3°.

7° giro – Pedrosa e Marquez sempre in prima e seconda posizione, 3° Lorenzo, 4° Bradl, 5° Crutchlow, 6° Rossi, 7° Bautista

6° giro – Mentre le prime posizioni restano immutate, Valentino riesce ad avere la meglio su Bautista e sale in 6a posizione

5° giro – Pedrosa primo, Marquez 2°. 3° Lorenzo, 4° Bradl 5° Crutchlow 6° Bautista 7° Rossi

4° giro – Pedrosa-Marquez e Lorenzo terzetto di testa aumentano il ritmo. Rossi sempre 7° ma a +4.671

3° giro – L'Honda di Pedrosa sempre leader su Marquez e Lorenzo. Poi Bradl, Coutchlow e Bautista. Rossi 7° a +3.338

2° giro – Pedrosa detta i tempi della corsa davanti a Marquez, 3° Lorenzo (giro veloce), 4° Bradl, 5° Crutchlow. Rossi 7°

1° giro – Ottima partenza di Pedrosa davanti a Marquez e Lorenzo. 4° Bradl, 5° Crutchlow 6° Rossi

Mentre Marquez ha dominato libere e qualifiche è stata l'Honda di Dani Pedrosa a fare la miglior impressione nel warm up. Lo spagnolo  ha chiuso la sessione davanti a tutti con il tempo di 2'04″341, precedendo un sempre ottimo Crutchlow (Yamaha Tech 3) di soli 17/1000. Il campione in carica Lorenzo (Yamaha) ha girato terzo in ritardo di 145 millesimi.
Solo quarto invece Marc Marquez, compagno di Pedrosa in Hrc e autore della pole record in Qp2, a soli 20 anni e 2 mesi: il giovane emergente è a 262 millesimi. Più indietro gli italiani: Valentino Rossi è 6° (730/1000), davanti a Dovizioso, staccato di 850 millesimi.

Tutto pronto sull'asfalto di Austin per il secondo Gran Premio del Motomondiale 2013. Il pilota da battere sarà il ‘rookie' Marc Marquez autore di una tre giorni strepitosa dopo prove libere e qualifiche che l'hanno visto indiscusso leader di questo Gran Premio delle Americhe. Dietro l'Honda dello spagnolo c'è il compagno di Team, Dani Pedrosa che ha relegato al terzo posto il camione del mondo uscente Jorge Lorenzo. Valentino ha ripetuto le brutte prove del Qatar e anche questa sera partirà in ritardo, con l'ottavo tempo. Meglio la Ducati di Dovizioso in seconda fila.

Moto3, paura per Iwema, trionfo per Rins – Il GP della Moto3 di Austin è stato interrotto con bandiera rossa al 12° giro, a causa della brutta caduta in curva 17 che ha coinvolto Jasper Iwema. L'olandese è stato vittima di un bruttissimo highside e si è andato a schiantare violentemente sull’asfalto con la schiena e il corpo. Dopo lo stop la corsa è stata ripresa per 5 giri tiratissimi, una incredibile mini-gara con Salom, Viñales e Rins protagonisti assoluti. Una volata a tre che ha visto trionfare, a soli 17 anni, Rins, davanti a Salom che sbaglia l'ultima curva e regala a Viñales un'insperata seconda piazza. Giù dal podio Folger, Oliveira, Miller e Kahirrudin. Amaro il bilancio degli italiani: Fenati costretto al ritiro per un problema al motore, Niccolò Antonelli è caduto mentre il migliore è  stato Tonucci (18°)

Anche in Moto2, trionfo spagnolo con Terol – Nella classe di mezzo ancora trionfo iberico come in Moto3: Nico Terol vince la sua prima gara in Moto2 dominando dall’inizio alla fine arrivando al traguardo con oltre 3 secondi sugli avversari. Per il pilota del team Mapfre Aspar non è una novità vincere sui circuiti a stelle e strisce. Così dopo tre vittorie ad Indianapolis targati 125, mette la sua prima perla in Moto2. Alle spalle di Terol ancora un altro spagnolo, Rabat che ha beffato proprio sulla linea del traguardo il finlandese Kallio. Giù dal podio finiscono Aegerter, per un contatto fortuito nel corso dell’ultimo giro con Rabat, davanti a Redding, Zarco, West e l’ottimo Mattia Pasini. E' lui il primo italiano al traguardo, autore di una formidabile rimonta dalla 24° posizione di partenza.

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