Motor Show Bologna 2009: verso la bandiera a scacchi
Si sta per chiudere il Motor Show di Bologna e prima dell'arrivo è già possibile metter giù qualche considerazione. In primo luogo si era detto che sarebbe stato un fiasco per via della crisi che ha spinto importanti case automobilistiche a declinare l'invito alla partecipazione. No, non è stato assulutamente un fiasco.
A causa di quelle defezioni, si erano anche ridotti i giorni dell'evento. Prima 12, poi 10 ed infine si è optato per 5. Va bene comunque, perché in meno di una settimana si sono riversate a Bologna sostanziose masse di visitatori, quantificabili intorno alle 400.000 unità. Cifre importanti.
Prima del Motor Show gli alberghatori avevano denunciato il calo di prenotazioni. Sarà che tutti si sono decisi alla fine, ma 400.000 persone non si fanno di certo accomodare nel salotto dell'amico di turno.
Tutto bene, dunque? Certamente il paventato flop non c'è stato, ma – bisogna aggiungere – i toni trionfalistici appaiono decisamente eccessivi. Non bisogna dimenticare, ad esempio, che il prezzo del biglietto della 34a edizione del Motor Show è stato dimezzato rispetto all'anno passato, né può passare inosservato lo slittamento verso una dimensione più spettacolare che motoristica. Si trattasse di spettacolo futurista, forse si sarebbe rimasti in tema.
E se la dolorosa riduzione delle modelle avrebbe dovuto accrescere il "motor" e diminuire lo "show", in realtà si è dovuto abbondare in eminenze. Non solo Valentino Rossi, Giancarlo Fisichella, Luca Badoer, Andrea Dovizioso, Sèbastien Ogier, Petter Solberg e Mikko Hirvonen, ma anche il Grande Fratello 10.
E, nell'attesa che la crisi si metta alle spalle, va bene lo stesso. Intanto le date sono già fissate: dal 4 al 12 dicembre 2010 torna la fiera emiliana. Speriamo che per allora la crisi, alle spalle, abbia mangiato polvere a sufficienza.
Danilo M.