Mugello ’05, apoteosi italiana
Per molti piloti, ma anche per il pubblico, il Gran Premio di casa assume un’importanza che va oltre la semplice gara o i punti in palio per le classifiche iridate. Vincere in casa propria, davanti ai propri tifosi, rappresenta qualcosa di incredibile da portare per sempre nel personalissimo album dei ricordi. E lo stesso succede agli appassionati di questo sport. Gli italiani hanno avuto spesso l’opportunità di assistere ad un centauro del Bel Paese trionfante nel GP d’Italia del motomondiale, ma tra questi quello più speciale è andato in scena il 5 giugno 2005 e riguarda la classe regina.
Il fantastico primo giro del Dottore
Svanita la minaccia di pioggia paventata alla vigilia, sotto il sole del Mugello prende il via il quinto GP stagionale. Capirossi, partito settimo, vola subito al comando, seguito da Gibernau, Checa, Rossi, Biaggi, Melandri e Hopkins, con Valentino che arriva in acrobazia alla Casanova e passa lo spagnolo della Ducati piazzandosi subito in terza posizione, per poi andare ad attaccare e superare al Correntaio anche Gibernau. E per concludere un fantastico primo giro il Dottore mette nel mirino anche Capirossi e lo sorpassa prima del traguardo, riconquistando la prima piazza (era partito in pole). Il ducatista cede il passo poi anche a Melandri e Gibernau, andando a piazzarsi in quarta posizione inseguito da Max Biaggi che ci mette solo qualche curva per sorpassarlo e due giri dopo va a prendere anche lo spagnolo.
Quattro italiani davanti a tutti
Tre italiani al comando, con Rossi, Melandri e Biaggi. E il risultato migliora quando Capirex risorpassa il romano e lo spagnolo, che da lì a poco sarà costretto al ritiro a causa di una caduta. Ora in testa alla corsa i centauri del Bel Paese sono quattro. Ma nessuno sconto tra connazionali e così comincia una battaglia tutta tricolore con i quattro che lottano ad ogni curva a colpi di staccate al limite, sorpassi incredibili e qualche sportellata. A metà gara Rossi e Biaggi si avvantaggiano su Melandri impegnato a difendersi dalla Ducati numero 65 di Capirossi. Ma, come già detto, nessuno si accontenta della propria posizione e così per qualche giro si assiste a due duelli epici: Biaggi prova a passare Rossi dappertutto, con il Dottore che cerca di chiudere tutte le traiettorie per tenere dietro l’HRC numero 3, lo stesso si può dire di Loris, che per conquistare il terzo posto deve scontrarsi con le staccate al limite di un Melandri scatenato.
Rossi vs Biaggi e Capirossi vs Melandri: fino all’ultima staccata
Ma il bello deve ancora arrivare. Sedicesimo giro, sette tornate al termine: Max sorpassa Valentino alla Savelli e l’allegra brigata Melandri-Capirossi si unisce nuovamente al duo di testa. Gruppo italiano di nuovo compatto e tutti i giochi ancora aperti, davanti ad un Mugello in estasi. Nei quattro giri conclusivi accade di tutto: prima Rossi rischia di tamponare Biaggi, mentre Capirossi passa Melandri, che alla curva successiva gli restituisce il favore.
Qualche secondo dopo il Dottore sopravanza il romano alla Casanova e gli chiude la porta in faccia nel tentativo di controsorpasso con Capirossi e Melandri a tre secondi di distanza dalla testa della corsa che vanno a braccetto per mezzo giro. Il marchigiano nell’ultima tornata guadagna un po’ di margine, tre decimi che gli consentiranno di arrivare per primo al traguardo davanti ad un ritrovato Biaggi. Il terzo posto va al ducatista che batte in volata il ravennate.
L’apoteosi tricolore
Quella del 5 giugno 2005 fu dunque una domenica straordinaria per il motorismo del Bel Paese: quattro bandiere italiane piantate sulla vetta della Moto GP proprio nella culla delle due ruote della Penisola, il circuito del Mugello, con i tre tricolori a sventolare sul podio ascoltando l’inno di Mameli per suggellare l’apoteosi italiana.