Mugello ’08, l’ultimo trionfo del Dottore nel suo tempio
Per i primi 7 anni dalla nascita della MotoGP il Gran Premio d’Italia ha avuto un solo padrone. Prima con la Honda e poi con la Yamaha dal 2002 al 2008 a far sventolare per primo la bandiera a scacchi sul circuito del Mugello è sempre il numero 46. Ma quello andato in scena sul circuito del Mugello il 1° giugno del 2008 non è soltanto il GP che chiude questo ciclo vincente di Valentino Rossi, ma è anche l’ultima sua vittoria (fino ad oggi) conquistata nella gara di casa.
Stessa moto, nuovo compagno e box diviso
In quella stagione il Dottore è ancora in sella alla Yamaha, ma il suo compagno di squadra non è più Colin Edwards ma lo spagnolo Jorge Lorenzo, campione del mondo in carica della classe 250. I due piloti della casa di Iwata non usufruiscono dello stesso fornitore di pneumatici: Rossi utilizza le Bridgestone mentre il maiorchino ha a disposizione le Michelin. E nel box della scuderia nipponica avviene una vera e propria rivoluzione: il team viene diviso a metà per evitare il passaggio di dati tecnici fra l’entourage dei due piloti.
Partenza a rilento
Nelle prime tre gare (Qatar, Spagna e Portogallo) Stoner, Pedrosa e il debuttante Lorenzo si alternano sul gradino più alto del podio. Nel GP di Cina poi arriva il primo acuto stagionale della Yamaha YZR-M1 con il numero 46 sul cupolino, che si conferma anche due settimane dopo nel GP di Francia. Dopo 5 gare dunque Rossi torna in testa alla classifica piloti con tre punti di vantaggio sui due spagnoli e ben 41 sull’australiano in sella alla Ducati.
La pole del Dottore
Questa la situazione della classe regina precedente al Gran Premio d’Italia, sesto appuntamento del mondiale. Nelle qualifiche sul circuito del Mugello Valentino conquista la pole davanti a Pedrosa e a Capirossi che precedono di pochi centesimi Casey Stoner, solo settimo Lorenzo a quasi 8 decimi dal compagno di scuderia.
L’attesa per l’apoteosi tricolore
Come al solito, la domenica la gara della MotoGP è preceduta dalle due classi di minor cilindrata. Entrambe vedono trionfare un rappresentante del Bel Paese: Simone Corsi si impone nella 125cc mentre Marco Simoncelli taglia per primo il traguardo nella classe del quarto di litro. Il pubblico che affolla le tribune del Mugello è già in estasi e chiede all’idolo indiscusso di far risuonare per la terza volta nello stesso giorno l’inno di Mameli per un’apoteosi tricolore.
L’assolo di Valentino
Al via Valentino perde qualche posizione ma dopo tre giri, grazie a sorpassi incredibili ai danni di Pedrosa e Stoner, riesce di nuovo a tornare in testa alla gara. Rossi gira ad un ritmo impressionante e conclude davanti a Stoner, Pedrosa e ad uno strepitoso Alex De Angelis, mentre Lorenzo cade malamente a causa di un errore mentre era in gran rimonta sui primi della classe. Capirossi invece, dopo esser rimasto a lungo con il gruppo dei primi, cala di ritmo concludendo in settima posizione.
L’ultimo acuto del Dottore nel suo tempio
Valentino ottiene la settima vittoria consecutiva nel Gp d’Italia (la nona in carriera) realizzando un en plein azzurro nel Gran Premio di casa che non si verificava dal 1975 (Pileri, Villa, Agostini) e non si è mai più ripetuto fino ad oggi. Quello però è anche l’ultimo successo del Dottore nel suo tempio, in attesa del 4 giugno prossimo quando, a distanza di nove anni, avrà la possibilità di infiammare nuovamente l’onda gialla del Mugello.