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Mugello, Iannone: “Non scordiamoci dove sono io e dove le altre Ducati”

Terza casella in griglia per il pilota di Vasto: “Mi aspettavo di fare fatica nel giro secco. Io ci ho messo del mio ma se la moto non è competitiva non ce la fai ad arrivare”.
A cura di Valeria Aiello
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Andrea Iannone / Getty
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Ha il passo all’altezza dei migliori, ha dominato tre turni di libere, ha provato a viaggiare in tandem con Lorenzo ma in qualifica ha visto sfumare di un appena decimo la pole, beffato dalla coppia Rossi-Vinales che lo precede in griglia. Per la seconda volta in questa stagione, Andrea Iannone completa la prima fila, prima delle Ducati sullo schieramento di partenza del GP d’Italia. Alle sue spalle, le Rosse di Borgo Panigale aprono la terza e la quinta riga, con Pirro e Dovizioso rispettivamente 11° e 13° posizione.

Mi aspettavo di fare fatica nel giro secco perché comunque la moto tende a scivolare abbastanza davanti e quando cerchi la velocità in curva e vuoi chiudere un po’ di più le curve la situazione è molto critica – spiega Iannone al parco chiuso – Però in gara abbiamo un buon passo, abbiamo fatto delle Fp4 da paura, e in più questo è il primo turno in cui siamo indietro e siamo terzi.

Dopo tre turni sempre in testa, le aspettative sono alte – ha aggiunto al back drop – Però non scordiamoci dove sono io e dove sono le altre Ducati. Credo di aver fatto veramente tanto, ho spinto forte e credo che più di questo in qualifica era difficile fare, perché ho rischiato, qualche volta l’ho persa davanti. Era bello fare la pole ma non era fondamentale

Credo che siamo riusciti ad arrivare al potenziale massimo della moto. Io ci ho messo del mio e ho fatto il possibile che potevo fare, non era facile con questo caldo. Quando arrivavo nel massimo angolo di piega, davanti facevo difficoltà a mantenere una giusta aderenza. Molte volte mi si è chiusa, ma ho fatto uno strappo e, secondo me, veramente, io ci ho messo tanto. Se la moto non è competitiva non ce la fai ad arrivare.

Abbiamo secondo me lavorato benissimo questo weekend, abbiamo sempre migliorato turno dopo turno. In Fp4 siamo stati i primi a fare dei tempi quasi stratosferici. Probabilmente riuscire a fare 47’’2 con la gomma della gara vuol dire tanto, vuol dire che la moto sta funzionando, che stiamo lavorando bene, che abbiamo capito le direzioni giuste, e questo è fondamentale per domani.

Sarà una grandissima gara, perché Maverick, Valentino, ma sicuramente anche Jorge e Marquez saranno molto veloci. Siamo in quattro, cinque che siamo molto vicini. L’asfalto caldissimo non aiuta ma vedremo chi meglio riuscirà a sfruttare la situazione – ha concluso.

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