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Multa con semaforo rosso, nulla solo se l’apparecchio presenta difetti

A renderlo noto è la Cassazione attraverso la sentenza numero 25026/2017: in caso di sanzione elevata con il sistema Vista Red, infatti, è chi si oppone alla multa a dover provare i difetti dell’apparecchio.
A cura di Matteo Vana
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Alla maggior parte degli automobilisti, almeno una volta nella vita, è capitato di passare con il semaforo rosso: un comportamento scorretto che viene sanzionato con una multa da 162 euro e la decurtazione di ben 6 punti sulla patente di guida. Adesso, poi, con il dispositivo Vista Red installato agli incroci scappare è sempre più complicato: la multa elevata attraverso l'apparecchio elettronico, infatti, è quasi impossibile da contestare a meno che il ricorrente non dimostri il malfunzionamento dell'apparecchio in questione.

Chi ricorre deve dimostrare il malfunzionamento dell'apparecchio

A stabilirlo è stata la Cassazione con la sentenza numero 25026/2017: prendendo in esame il ricorso di un'automobilista che era riuscita a ottenere l'annullamento della multa che si era vista elevare per attraversamento col rosso al semaforo ritenendo che il Comune non avesse adeguatamente dimostrato in giudizio l'osservanza delle disposizioni per il montaggio dell'apparecchiatura Vista Red, utilizzata per il rilevamento, nonché le modalità di posizionamento e l'ubicazione esatta della stessa, i giudici hanno deciso l'efficacia probatoria di qualsiasi strumento di rilevazione elettronica perdura sino a quando non risultino accertati, nel caso concreto e sulla base di circostanze allegate dall'opponente e debitamente provate, il difetto di costruzione, installazione o funzionalità dello strumento stesso, oppure situazioni comunque ostative al suo regolare funzionamento.

Spetta dunque al ricorrente dimostrare che l'apparecchio utilizzato non risulti conforme ai requisiti, di installazione o di funzionamento, previsti nel decreto di omologazione e come le eventuali mancanze possano avere inciso sulla rilevazione. Per il Comune, invece, è sufficiente la documentazione fotografica dell'infrazione rilevata con apparecchiatura omologata per far sì che la multa debba essere pagata dall'automobilista. Tempi duri, quindi, per chi decide di non rispettare lo stop imposto dal semaforo rosso nonostante l'occhio delle telecamere sempre vigile.

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