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Multe senza frontiere, cosa prevede la nuova direttiva Ue

Il Parlamento europeo approva la nuova direttiva che consentirà l’accesso ai registri d’immatricolazione di tutti i 28 stati membri, anche Regno Unito, Irlanda e Danimarca.
A cura di v.a.
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Polizia stradale

Dopo che lo scorso maggio la Corte di giustizia aveva bloccato la direttiva 82 del 2011 finalizzata ad agevolare lo scambio di informazioni sulle infrazioni, il Parlamento europeo ha dato il via libera a una nuova direttiva che consentirà l’accesso ai registri d’immatricolazione di tutti i 28 stati membri: con il sistema delle “multe senza frontiere” qualunque guidatore che commetta infrazioni gravi al codice della strada all'estero vedrà recapitarsi a casa il verbale nel caso di infrazioni non contestate. Le infrazioni per cui è previsto questo sistema riguardando le otto più pericolose e frequenti violazioni commesse su strada: eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, guida senza cinture di sicurezza o senza casco, uso di corsie vietate, mancato rispetto del semaforo rosso e uso del cellulare durante la guida.

La Direttiva rivista e estesa anche UK, Irlanda e Danimarca

Il Parlamento europeo” ha dichiarato l'eurodeputato Pd Nicola Caputo ad Ansasi confronta oggi con l'importante responsabilità di dover adottare la nuova direttiva sullo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale prima del 6 maggio 2015, al fine di evitare di creare un limbo giuridico che potrebbe minare la sicurezza stradale in Europa”. La direttiva rivista – ora fondata sulla sicurezza stradale e non più sulla cooperazione di forze polizia – ha una nuova base legale che ha consentito di includere tutti i Paesi dell’Unione, con estensione entro due anni anche a Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca. Resta ora agli Stati membri attivarsi per il recepimento delle nuove disposizioni.

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