MXGP: Argentina ancora terra dei motori. Tony Cairoli pronto alla rimonta in classifica
L’Argentina è al centro dei pensieri degli appassionati delle due ruote a motore. A solo una settimana di distanza dagli incredibili episodi di Termas de Rio Hondo e del pasticcio Ducati, tutto è pronto per cambiare fondo e passare dal nero asfalto del circuito della MotoGP, alla scura sabbia del crossodromo di Neuquen, 1.600 chilometri più a sud. Siamo ai confini della Patagonia, in una zona, quella di Villa la Angostura, dai paesaggi mozzafiato, con immensi laghi a ridosso delle catene montuose che dividono l’Argentina dal Cile. Un contesto meraviglioso per fare da cornice alla serrata battaglia in testa al mondiale, dove Romain Febvre guarda dall’alto al basso nella sua posizione da leader e gli avversari inseguono a distanza moderata.
L’inseguimento alla tabella rossa: Cairoli pronto alla riscossa
Stringe i denti Tony Cairoli in questo avvio di stagione. La forma fisica non è ancora al top, ma si vedono in pista miglioramenti ad ogni appuntamento. Forse ci si poteva aspettare qualcosa in più dall’otto volte Campione del Mondo, ma il livello degli avversari, nella classe MXGP, è salito di parecchio. Cairoli soffre una condizione fisica non ancora perfetta, ma ci mette il cuore ed è a 37 lunghezze dalla tabella rossa di Febvre. Pochi punti in un sport così selettivo come il motocross, dove una gara si può ribaltare da un giro all’altro e dove la doppia manche può ribaltare il risultato di giornata. E questo proprio il caso del portacolori KTM, che proprio a Valkenswaard, terzo appuntamento del campionato, ha sfiorato la vittoria in Gara 2, dopo una più modesta Gara 1. Occhi puntati quindi sulla moto numero 222, perché la magia è a portata di mano, soprattutto perché si correrà su un fondo sabbioso, da sempre terreno di caccia ideale per Cairoli. In Argentina, lo scorso anno, il “Tonino” nazionale salì due volte sul secondo gradino del podio.
Le Honda alle spalle di Febvre
Situazione atipica alle spalle del leader provvisorio del mondiale. Sono le Honda ad inseguire la Yamaha numero 461, ma al secondo posto non c’è il pilota ufficiale Evgeny Bobryshev, ma Tim Gajser, con la CRF gestita dal Team Gariboldi. Il Campione MX2 ha dato filo da torcere agli avversari con tre vittorie e un terzo posto nelle sei manche disputate. Risultati importanti, che portano lo sloveno ad inseguire Febvre a solo 13 punti. Il team ufficiale si ritrova anche in Argentina senza Gautier Paulin, ancora fuori a lungo per infortunio, e deve affidare tutto il lavoro ad Evgeny Bobryshev, terzo in classifica, ma primo di un manipolo di inseguitori composto oltre che dal russo da Van Horebeek e dal nostro Cairoli, racchiusi in un fazzoletto di soli 7 punti.
Husqvarna a diesel con Maximilian Nagl
Lo scorso anno Nagl era stato il mattatore argentino, aggiudicandosi il GP con un terzo posto in Gara 1 e la vittoria in Gara 2. Quest’anno Maximilian Nagl è partito un po’ a rilento, come un motore diesel che necessita di entrare in temperatura. Il ruolino di marcia parla chiaro e nell’ordine delle manches disputate il tedesco ha firmato un 12esimo, un sesto e una battuta a vuoto, prima di trovare il primo podio (terzo) in Gara 2 in Thailandia. A Valkenswaard i primi segnali concreti della ripresa, con il secondo posto in Gara 1 ed il quarto in Gara 2. I punti da recuperare per la vetta della classifica sono molti, 53 per l’esattezza, ma una pista che si è rivelata congeniale al tedesco nella scorsa stagione potrebbe riportare il portacolori Husqvarna ad essere nuovamente tra i protagonisti per la corsa al titolo.