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MXGP: Febvre in Messico da Campione, Tony Cairoli annuncia il rientro a Glen Helen

Si vola oltre oceano per la chiusura del Campionato. Febvre scende in pista senza pensieri ma si prepara alla sfida con Cairoli, prevista per l’ultimo round negli Stati Uniti. Assente il Guerriero David Philippaerts.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Romain Febvre - credito fotografico Fabrizio Carrubba
Romain Febvre – credito fotografico Fabrizio Carrubba

Romain Febvre è pronto a schierare la sua Yamaha al cancelletto di partenza senza la pressione delle ultime gare. L’obiettivo è stato centrato e per la prima volta il francese sarà in pista nel nuovo ruolo di Campione del Mondo. Un titolo meritato, conquistato con 6 GP vinti e 12 vittorie di manches sulle 32 ad oggi disputate. In un Campionato decisamente difficile e che ha mietuto vittime importanti, Febvre ha avuto la capacità di non commettere errori, evitando infortuni e conducendo un campionato con una maturità degna di un campione navigato, a dispetto del suo ruolo di giovane rookie. Febvre vince e convince ed ora è pronto per essere uno dei nuovi protagonisti della storia del motocross.

Tutti in Messico, in attesa della lotta in casa Honda

Il circus della MXGP si trasferisce oltre oceano per dare vita alla volata finale del Campionato al quale mancano due round per giungere alla chiusura. Il calendario si fa fitto di eventi, ed in tre sole settimane i piloti dovranno affrontare la pista di Leon, in Messico, e la leggendaria Glen Helen, negli Stati Uniti, prima di ritornare in Europa per l’atteso Motocross delle Nazioni, che si correrà nella terra di Romain Febvre. Se il Gp del Messico è destinato a non riservare particolari sorprese per quanto riguarda la testa della classifica, c’è invece attesa per vedere come andrà a finire la guerra interna al Team Honda HRC. Gautier Paulin era l’unico pilota ancora in grado, ad Assen, di tenere aperto il Mondiale, ma il francese non è stato in grado di tenere testa al connazionale neo Campione del Mondo. Ora Paulin si trova nella scomoda posizione di dover difendere il secondo posto in classifica dall’attacco del compagno di squadra Evgeny Bobryshev, terzo a 37 punti di lunghezze. Il russo è apparso più consistente nel finale di stagione, conquistando 154 punti a partire dal GP di Repubblica Ceca, contro i 145 segnati da Paulin.

Cairoli annuncia il rientro a Glen Helen

L’interesse degli appassionati è già spostato però verso l’ultimo appuntamento stagionale, quando sulla pista di Glen Helen tornerà a schierarsi la KTM numero 222 di Tony Cairoli. L’infortunio patito a Maggiora ha estromesso il campione di Patti dalla corsa al nono titolo iridato, ma fortunatamente il lungo riposo, con i quattro GP saltati, ha scongiurato l’eventualità di doversi sottoporre ad un intervento chirurgico. Cairoli non sarà al top della condizione fisica, non cercherà il risultato, ma sarà ugualmente in pista per lavorare in vista della stagione 2016, che già si preannuncia combattuta in vista del recupero di tutti i piloti infortunati in questo nero anno 2015. Queste le parole di Tony Cairoli: “Pur non essendo al 100% della condizione fisica parteciperò alla gara degli Stati Uniti per provare delle novità tecniche in vista del 2016”. Riguardo alla sua partecipazione o meno al Motocross delle Nazioni, il Tonino Nazionale aggiunge: “Quando ho parlato con la FMI del Nazioni non sapevo ancora se mi sarei dovuto operare o meno. Adesso, fortunatamente, so che non mi devo operare e che presto ricomincerò ad andare in moto. Il Nazioni non è una gara individuale, ma di squadra, e non potendo essere in piena forma vi ho rinunciato”.

Il Guerriero Philippaerts non sarà in Messico

C’è chi annuncia il suo rientro, come nel caso di Cairoli, e chi invece purtroppo deve piegarsi ad un nuovo stop. È il caso di David Philippaerts, il Guerriero, che anticipare la fine della stagione. Il gomito fratturato a Loket in Repubblica Ceca ha subito un nuovo infortunio a Mantova e non è bastato saltare l’appuntamento di Assen per risolvere il problema. Philippaerts ha dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico ed ora occorrono tempi di recupero piuttosto lunghi. Si parla di 35 giorni di gesso prima di poter iniziare con la riabilitazione.

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