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MXGP: in Thailandia una gara a testa per Cairoli e Villopoto, ma il Diavolo vince il GP

Il pilota americano si aggiudica il suo primo GP Mondiale. Per lui dominio assoluto in Gara 1 ed un terzo posto in Gara 2. Tony Cairoli si aggiudica a suo modo Gara 2.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Caldo torrido, umidità e pista da fondo scivoloso, inedita per tutti. Così si presenta la pista di Nakhonchaisri, in Thailandia. Condizioni al limite, con piloti sfiancati alla fine delle gare. Tra tutti però spuntano tre piloti che la fanno da padrone nella seconda prova del mondiale: Tony Cairoli, Ryan Villopoto e Clement Desalle. Cominciando dal belga si può parlare di una piacevole riconferma, dopo la difficile chiusura della scorsa stagione. Oggi il belga ottiene due secondi posti importantissimi. Il grande pubblico però attendeva la sfida Cairoli contro Villopoto ed oggi si può ritenere pienamente soddisfatto. Villopoto nel week-end detta la sua legge, prima sbaragliando gli avversari nelle qualifiche, poi impressionando tutti in Gara 1. Si può parlare di pista disegnata su misura per lui, ma caldo e condizioni generali per l’americano sono elementi nuovi. Gara 1 dimostra il puro valore di un pilota dall’estremo talento: cavalcata solitaria e guida pulita lo portano ad una vittoria fin troppo facile. Gara 2 invece riporta agli onori l’orgoglio italiano e Tony Cairoli chiude la gara a suo modo, in testa dal primo all’ultimo giro, aumentando il ritmo e lasciando la polvere per gli avversari. In pratica la stessa strategia di gara di Villopoto. Due piloti simili per talento e superiorità sugli avversari che dividono gli appassionati e promettono di regalare altre sfide epiche in questo lungo mondiale. La Thailandia regala quindi il primo GP al Diavolo Rosso, un rosso che era apparso opaco al debutto in Qatar, ma che ora inizia ad accendersi ed a far paura agli avversari

Gara 1

Al via le Kawasaki di Villopoto e Rattray sono velocissime, con Clement Desalle che si inserisce con la sua Suzuki in seconda posizione. Brutta la partenza di Tony Cairoli, solo undicesimo al primo passaggio. Jeremy Van Horebeek in difficoltà deve risalire dall’ultima posizione. Bastano due giri per stabilire il ritmo di Ryan Villopoto, che prova a tentare la fuga con 6 secondi su Desalle, mentre si accende una bella lotta per la terza posizione tre Rattray e Paulin, con le due moto che si toccano su un salto. Il pilota Honda atterra malamente e perde terreno, mentre il ritmo di Rattray si spezza ed inizia a perdere posizioni importanti. In terza posizione recupera Romain Febvre con la Yamaha. L’autore della doppietta in Qatar, Maximilian Nagl, tiene la sesta posizione davanti a Cairoli, che non riesce a risalire il gruppo e che a metà gara paga un distacco da Villopoto di 36 secondi. Solo il calo fisico degli avversari e gli errori favoriscono il recupero del siciliano. Gautier Paulin sbaglia nuovamente, mentre Strijbos accusa la stanchezza e perde secondi preziosi ad ogni passaggi, permettendo a Cairoli di salire in quinta posizione. Al traguardo Villopoto, seguito da Desalle (+10”.536), Febvre (+23”.931), Nagl (+28.213) e Tony Cairoli (+34.893).

Gara 2

La voglia di riscatto di Tony Cairoli porta il siciliano a conquistare l’holeshot, davanti a Desalle e Van Horebeek, mentre Ryan Villopoto risulta attardato alla prima curva, dopo una manovra di controllo da parte di Desalle che lo relega a centro gruppo. Subito si apre la la lotta per le prime posizioni. Cairoli controlla sulla Suzuki del belga, mentre si accende un bellissimo duello tra Van Horebeek e Villopoto, velocissimi, con l’americano che incrocia le traettorie per finalizzare un bellissimo sorpasso all’esterno. In testa alla corsa Cairoli alza il ritmo e accumula secondi di vantaggio giro dopo giro su Clement Desalle. Le posizioni si consolidano con distacchi non più colmabili e Tony Cairoli taglia il traguardo con ampio margine su Clement Desalle (+9”.756). Ryan Villopoto non riesce a recuperare sul belga e chiude terzo (+22”.788), risultato che gli permette di aggiudicarsi il suo primo GP nel Mondiale Cross. Quarto posto per Febvre e quinto per Strijbos.

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