MXGP: Tim Gajser ruggisce anche a León. Tony Cairoli secondo nella trasferta messicana
Nulla di nuovo sotto il sole messicano. Tim Gajser fa la voce grossa anche a Leon e si aggiudica il GP del Messico sulla pista di León, con una splendida doppietta che permette allo sloveno di allungare anche in classifica generale. Sembra impossibile fermare il Campione del Mondo in carica: in Gara 1 ci provano Bobryshev, Paulin, Cairoli e Van Horebeek, che compatti si lanciano all'inseguimento della Honda numero 243, con l’unico risultato si assaporare la polvere alzata dall’imprendibile sloveno. In Gara 2 Tony Cairoli prova a fare tutto da solo, sbarazzandosi degli avversari per andare a caccia della vittoria in solitaria, ma Gajser si rivela nuovamente irraggiungibile. Il risultato di Cairoli esorcizza in parte una pista a lui ostica, che si è rivelata nemica già a partire dai turni di prova del sabato. Nelle Free Pratice Cairoli non riesce ad andare oltre al 18esimo posto, mentre nelle Time Practice il risultato migliore si ferma con il 12esimo tempo. La situazione migliora nella Qualifyng Race del sabato, con il sesto posto finale. Ma come sempre il meglio di Cairoli viene fuori in gara, e soprattutto grazie alla prestazione di Gara 2, la trasferta messicana viene archiviata contenendo i danni.
Il Mondiale pronto a sbarcare in Italia
Con il GP del Messico si conclude la prima parte del Mondiale in territori extra-europei. Ora è tempo di tornare nella cara, vecchia Europa, con la prima prova proprio in Italia, con il GP del Trentino sul tracciato di Pietramurata (TN) nella domenica di Pasqua. Sarà quindi una domenica di passione, sia Cairoli, sia per i suoi tanti sostenitori, che sperano nella rimonta su Gajser, nel cammino che potrebbe portare il campione di Patti al suo nono titolo iridato. La classifica dopo il GP del Messico vede Tim Gajser a quota 156 punti, seguito a meno 20 da Cairoli (136). Terzo è Desalle con 119 punti che deve controllare Van Horebeek a quota 116.
Race 1: vince Gajser, Cairoli quarto
Parte bene Cairoli nella prima manche, portandosi immediatamente alle spalle di Tim Gajser, autore dell’Holeshot. Lo sloveno prova subito ad aumentare il ritmo e Cairoli viene riassorbito nelle battute iniziali da Bobryshev, Paulin e Desalle, che poi scivola lasciando la quarta posizione all’otto volte Campione del Mondo. Gajser vola sul terreno di Leon, tanto che a metà gara il vantaggio è superiore ai 10 secondi. Nel finale il gruppo degli inseguitori si ricompatta, con l’aggiunta di Van Horebeek, che recupera terreno su Cairoli. Gajser vince facile, con quasi 15 secondi sul compagno di squadra Bobryshev. Alle spalle del russo in soli 7 decimi arrivano in volata Paulin e Cairoli, che conquista il quarto posto di manche.
Race 2: nuova fuga di Gajser
Gautier Paulin sorprende tutti al via, infilando in testa la prima curva, ma Gajser non perde tempo e si porta immediatamente al comando per tentare una nuova fuga solitaria. Cairoli è quarto, ma nel corso del primo giro si libera di Desalle e Paulin e prova a lanciarsi all’inseguimento di Gajser. Cairoli mette a segno giri veloci, controllando sulla breve distanza lo sloveno. Le posizioni rimangono invariate per tutta la gara, con Gajser e Cairoli ad elastico. Ancora una prestazione sotto tono per Febvre, che dopo l’undicesimo posto di Gara 1 non riesce ad andare oltre alla settima posizione conquistata ai danni di Nagl. Gara sfortunata per Bobryshev al sedicesimo posto, dopo il secondo posto di Gara 1. La bandiera a scacchi premia Gajser con una nuova doppietta. Cairoli chiude al secondo posto, conquistando il secondo gradino del podio del GP. Gautier Paulin completa il podio della manche e del GP.