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MXGP: Tony Cairoli impressiona in Germania. Maximilian Nagl butta il Mondiale

Succede di tutto nel GP di Germania. Nagl si frattura la caviglia destra, la tabella rossa passa nelle mani di Febvre, ma soprattutto Tony Cairoli accorcia le distanze per la corsa al titolo iridato.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Romain Febvre - credito fotografico Youthstream
Romain Febvre – credito fotografico Youthstream

Doveva essere la Gara della stagione per Maximilian Nagl, che arrivava a Teutschenthal per disputare il decimo appuntamento stagionale davanti al suo pubblico, con la tabella rossa da leader del Mondiale saldamente nelle sue mani e con la certezza di trovare il suo nemico più agguerrito, Tony Cairoli non al top delle condizioni fisiche. Invece per il tedesco il round di casa si è trasformato nel peggiore degli incubi: frattura della caviglia destra nelle primissime battute iniziali della manche di qualifica e campionato gettato al vento. Spesso la ruota della sfortuna gira, e se solo una settimana fa toccava al nostro Tony Cairoli patire le pene dell’inferno nel sabato pre-gara, ora la cattiva sorte ha fatto pagare pegno all’avversario più importante, con la differenza che l’infortunio di Nagl si è rivelato più serio del previsto, con il tedesco che si è già dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico che lo terrà lontano dalle piste dei prossimi round, costringendolo a dire addio ad un titolo che era pienamente alla sua portata.

Tony Cairoli sopra il dolore, quattordicesimo e sesto

Con Nagl fuori dai giochi e con Desalle che anche in Germania ha optato per uno stop, la domenica di Cairoli è diventata una domenica da giocare in difesa. Inutile prendersi troppi rischi, sapendo che gli avversari più forti non saranno della partita. Certo è che da qualche gara inizia a fare paura Romani Febvre, capace di aggiudicarsi due GP consecutivi, e che anche oggi ha fatto la parte del dominatore andando a vincere Gara 1 e chiudendo al secondo posto Gara 2, risultati che permettono al francese di vincere il GP di Germania senza troppa fatica e di passare in testa alla classifica del campionato. La tabella rossa da leader viene staccata dall’Husqvarna di Nagl per essere attaccata alla Yamaha di Febvre, che ora comanda il campionato con 369 punti contro i 360 di Nagl, destinati a non incrementare per chissà quanti round, e contro i 352 di Tony Cairoli. Il pilota KTM otto volte Campione del Mondo oggi ha chiuso Gara 1 in quattordicesima posizione, salvo poi rifarsi in maniera eroica in Gara 2 con il sesto posto assoluto.

Gara 1, Cairoli a terra

Ottimo lo scatto al via di Cairoli che all’uscita della prima curva è terzo. Un piccolo errore lo riporta a centro gruppo, dove è costretto alla bagarre con Todd Waters. Nel duello il pilota Husqvarna sbaglia e cade, coinvolgendo anche Cairoli. Tornato in sella il pilota KTM cerca una difficile rimonta dalla diciassettesima posizione, che però si ferma al quattordicesimo posto sotto la bandiera a scacchi. In testa alla corsa Febvre prende il comando, conducendo le operazioni davanti alle Honda HRC di Bobryshev e di Paulin, con Van Horebeek che insegue. Per gli altri distacchi pesanti. Chiude decimo David Philippaerts, mentre Alessandro Lupino precede Cairoli in tredicesima posizione, e Bertuzzo finisce 23esimo.

Gara 2, Holeshot di Cairoli

Impressionante la partenza di Tony Cairoli in Gara 2, con il siciliano che conquista l’holeshot, per poi subire l’attacco di Dean Ferris e trovarsi a difendere da Gautier Paulin. Dalle retrovie risale Romani Febvre, partito non benissimo e in piena fase di rimonta. Il francese non ci mette molto a recuperare terreno e riportarsi a ridosso dei primi. Cairoli cede alla stanchezza e lascia la posizione ai francesi, che non ci mettono molto a sbarazzarsi di Ferris. Nel finale Febvre prova l’attacco su Paulin ma desiste accontentandosi del secondo posto che gli vale il terzo GP consecutivo e la tabella rossa di leader. Cairoli taglia il traguardo in sesta posizione, limitando di molto i danni in campionato. Ancora tredicesimo Lupino, Bertuzzo diciannovesimo, mentre Philippaerts non chiude la gara.

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