Niente revisione se non paghi il bollo auto: l’emendamento che allontana l’abolizione
La regolamentazione sulle tasse automobilistiche potrebbe diventare ancora più rigida. Un nuovo emendamento, firmato dal deputato del Pd Francesco Ribaudo, propone un decreto legge per la correzione dei conti pubblici. Secondo l'emendamento, tra i controlli preliminari prima della revisione di un veicolo ci sarà anche la verifica del pagamento del bollo auto.
Una nuova legge che obbliga, dal 1 gennaio 2018, gli uffici competenti del Dipartimento dei Traporti e le officine autorizzate a verificare il quadro generale delle tasse relative alla vettura su cui effettuare la revisione. Le officine dovranno accertare il pagamento dell'annualità in corso e degli anni precedenti della tassa di proprietà, della tassa di circolazione e l'eventuale presenza di fermi amministrativi. In caso di mancato pagamento di una o più tasse, il centro non potrà effettuare la revisione ed il guidatore sarà obbligato a mettersi in regola coi pagamenti ed in seguito sarà possibile presentare richiesta per una nuova revisione obbligatoria per poter circolare. La manovra, se approvata, spazzerebbe via ogni speranza riguardante l'abolizione di una tassa molto contestata dagli automobilisti italiani. Ad ottobre ci sarà un referendum per abolire il bollo in Lombardia ma la sua cancellazione creerebbe un grosso vuoto nelle casse delle Regioni: ammonta a circa 5,9 miliardi di euro la cifra accumulata dalle amministrazioni regionali grazie al bollo auto e le more per i mancati pagamenti. L'emendamento è un chiaro segnale della poca disponibilità da parte di governo e Regioni all'abolizione del bollo auto, dato che la sua assenza andrebbe compensata aumentando le tasse già in vigore o, nella peggiore ipotesi, introdurne di nuove.