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Niki Lauda in coma indotto, Wolff: “È un combattente, tornerà”

Le condizioni di salute del tre volte campione di Formula 1 restano gravi ma stabili. Tenuto in coma artificiale, potrebbe essere risvegliato nelle prossime ore.
A cura di Valeria Aiello
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Toto Wolff e Niki Lauda / GettyImages
Toto Wolff e Niki Lauda / GettyImages

Le ultime notizie sulle condizioni di salute di Niki Lauda confermano il delicato quadro clinico e non differiscono da quelle che in queste ore stanno tenendo con il fiato sospeso parenti, amici, addetti ai lavori e appassionati di Formula 1. Le dichiarazioni rilasciate da Walter Klepetko, primario del dipartimento di chirurgia toracica della Allgemeines Krankenhaus di Vienna, la clinica universitaria dove giovedì 2 agosto l’ex iridato è stato sottoposto al trapianto di un polmone, riaccendono la speranza per il decorso post operatorio di cui lo stesso specialista si è detto “molto soddisfatto”.

Lauda in coma indotto

Lauda è ricoverato in rianimazione e viene tenuto in coma indotto, dal quale potrebbe essere risvegliato nelle prossime ore. Nessun accenno, invece, alla possibilità che il trapianto di polmone possa essere stato determinato dalle terribili conseguenze che Lauda ha riportato nel rogo del Nurburgring del 1976. “Al momento è tutto sotto controllo, siamo molto soddisfatti del decorso post-operatorio” ha dichiarato Klepetko alla tv austriaca Orf. L’intervento chirurgico è stato “estremamente urgente” dovuto a una “grave malattia polmonare”. Lauda avrebbe infatti sottovalutato una forte influenza che si sarebbe poi evoluta in polmonite, in seguito alla quale avrebbe lasciato la residenza di Ibiza dove si trovava con la famiglia per raggiungere Vienna alla guida del suo jet. Riguardo ai tempi di recupero, lo specialista non fa riferimento alle settimane che potrebbero servire a Lauda per riacquistare la corretta funzionalità polmonare, chiarendo che “i pazienti più giovani possono lasciare l’ospedale anche dopo due o tre settimane, mentre per quelli più anziani – Lauda compirà 70 anni il prossimo 22 febbraio, ndr – la convalescenza è più lunga”.

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Wolff: "È un combattente, tornerà"

In attesa di un nuovo bollettino medico ufficiale, da Vienna trapela un cauto ottimismo, anche se evidentemente Niki il computer non riuscirà a ripetere il miracolo di 42 anni fa, quando 42 giorni dopo lo spaventoso incidente del Nurburgring si ripresentò a Monza per tornare al volante della sua Ferrari. Probabilmente ci vorrà più tempo per rivedere Lauda al box del team Mercedes di cui è Presidente non esecutivo nonché azionista insieme a Toto Wolff. Proprio Wolff, in queste difficili ore, ha rotto in silenzio, inviando un affettuoso messaggio all’ex iridato: “Anche se iniziano le vacanze estive, nessuno di noi alla Mercedes fingerà di sentirsi felice. I nostri pensieri sono rivolti a Niki, alla moglie Brigit e alla famiglia Lauda. Il mondo conosce Niki come una leggenda della Formula 1 dotata di potenza e tenacia. Per tutti noi della Mercedes è il Presidente, il nostro mentore ed il nostro amico. Ci siamo separati mentre era al nostro fianco ad Hockenheim e a Budapest e non vediamo l’ora di riaverlo con noi nei circuiti di tutto il mondo. Il recupero che deve affrontare non è una semplice gara. Eppure, conoscendo Niki, sono sicuro che presto dirà ad ogni infermiera e ad ogni dottore di essersi stancato dell’ospedale. Gli auguriamo una guarigione rapida e sicura, esattamente in quest’ordine, inviando tutta la nostra energia positiva a lui e alla sua famiglia. Mi manchi amico mio”.

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