Norme e controlli più severi, ecco la nuova procedura per le omologazioni auto
Il mondo dell'auto è pronto ad accogliere quella che è già stata annunciata come una rivoluzione: è entrato in vigore, infatti, il Wltp (Worldwide harmonized light vehicles test procedure), la nuova procedura di omologazione dei veicoli che manda in pensione il vetusto ciclo Nedc, utilizzato dal 1996 e accusato di fornire dati di consumo ed emissioni inquinanti di fatto non riproducibili in condizioni di guida reali.
Un nuovo test più severo
Il nuovo modo di verifica servirà ad assottigliare le discrepanze fra i valori ottenuti in fase di omologazione e quelli realmente riscontrati dall’utenza nel normale uso quotidiano. La misurazione delle emissioni, infatti, sarà affiancata al nuovo test Rda che avrà il compito di misurare la quantità di sostanze inquinanti rilevandole direttamente dallo scarico nel corso di un test su strada, avvalendosi di specifiche apparecchiature portatili per i rilevamenti: l'obiettivo è quello di evitare, in futuro, altri scandali come quello relativo al Dieselgate dove il gruppo Volkswagen aveva messo a punto un software in grado di aggirare questi controlli.
Un test più severo, effettuato a velocità superiori e per un tempo maggiore rispetto a quello precedente, e che, stando alle previsioni, dovrebbe far salire del 10/20% i dati di consumo. Il nuovo processo di omologazione è diviso in 4 fasi che simulano le più comuni situazioni di utilizzo, con velocità comprese fra 60 e 130 km/h, quelle che si tengono su strade cittadine, extraurbane e in autostrada. Il ciclo Wltp sarà introdotto progressivamente fino a diventare una consuetudine: è obbligatorio per tutti i modelli di nuova omologazione e lo diventerà man mano per tutti gli autoveicoli nuovi nel settembre 2018. Fino a settembre 2019, tuttavia, sarà possibile vendere modelli più datati senza certificazione WLTP.
