Novembre 2009: boom del mercato automobilistico in Europa
Il paragone è di certo facile, ma non per questo scontato. Rispetto a novembre 2008, quello del 2009 fa registrate incrementi importanti. Sicuramente il 2008, soprattutto nei suoi ultimi mesi, si rivelò essere un anno terribile per il settore automobilistico, tuttavia i risultati raggiunti un anno dopo non sono assolutamente da considerarsi scontati.
Se novembre 2008 si era attestato sul risultato sconfortante del -25,8%, lo stesso mese del 2009 porta ad una crescita del 26,6%. Il totale delle auto immatricolare nell'anno è di 13.406.382, quelle mensili di 1.182.082.
Come già evidenziato in queste pagine, è stato particolarmente confortante il risultato delle case asiatiche, sia a livello globale, che europeo. Bene anche le francesi, con Renault a +46,6% ed il gruppo PSA (Peugeot-Citroen) a +38,7%. Importante, ma comunque più timida, la ripresa degli americani, con General Motors al + 23,9%, menomata però dalla svedese Saab a -57,2%. Male anche la Chrysler, che registra il risultato negativo di -12,9%.
Male anche i marchi di lusso, entro i quali includere i valori sotto lo zero di Lamborghini, Bentley e Bugatti (insieme -33,1%. Per la Lexus -4,2% (ma il gruppo Toyota ha guadagnato il 33,5%). Bene, invece, le sportive del gruppo Fiat: Maserati e Ferrari totalizzano un +13%. Il gruppo torinese, nel complesso, guadagna un +27,7%, mentre il gigante tedesco della Volkswagen si ferma ad un buon +16,6%.
La crescita delle singole case europee non può che accompagnarsi a dati confortanti anche in relazione alle immatricolazioni effettuate nei diversi paesi del Vecchio Continente. Novembre ha fatto registrare aumenti in Italia (+31,25%), Germania (+19,7%), Gran Bretagna (+57,6%), Spagna (37,3%) e Francia (48,3%).
I dati positivi vanno comunque osservati anche alla luce della particolare storia dei singoli paesi europei, che nel novembre 2008 reagirono diversamente alla crisi economica, evidenziando tutti sostanziose e preoccupanti negatività, anche se di differente valore. Un'ombra va poi ad oscurare il futuro: nel 2010 gli incentivi o saranno fortemente ridotti, o non vi saranno affatto. Allora la resa dei conti, dalla quale potrà capirsi se l'industria automobilistica avrà già maturato la forza sufficiente per camminare da sola, senza "incentivanti" stampelle statali.