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Nuova power unit per le due Toro Rosso, Gasly e Hartley partiranno dal fondo della griglia

Le due STR13 guidate dal francese e dal neozelandese avranno a disposizione una power unit migliorata nella gestione del software, ma saranno costrette a partire dall’ultima fila del Gran Premio degli Stati Uniti per aver già superato il numero dei tre propulsori previsti a stagione prima di incorrere in una penalità.
A cura di Matteo Vana
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Le Toro Rosso di Pierre Gasly e Brendon Hartley - LaPresse
Le Toro Rosso di Pierre Gasly e Brendon Hartley – LaPresse

Se Ferrari e Mercedes stanno ancora lottando per il titolo costruttori, con le Frecce d'argento che possono gestire un vantaggio di 78 punti, anche le altre scuderie guardano con interesse la classifica: tra di esse c'è evidentemente la Toro Rosso che, soprattutto nelle ultime gare, sta fungendo da laboratorio per lo sviluppo della power unit che dal 2019 equipaggerà la sorella maggiore Red Bull senza però dimenticare l'obiettivo, ossia blindare l'ottavo posto nel mondiale costruttori.

Nuova power unit per entrambi i piloti

Il nuovo motore portato dalla casa giapponese a Suzuka aveva mostrato un incremento di potenza importante tanto che, da più parti, si era parlato anche di un sorpasso in termini di prestazioni su quello firmato Renault che fino a fine anno equipaggerà la Red Bull. Negli Stati Uniti sia Pierre Gasly che Brendon Hartley disporranno di un propulsore nuovo; un'unità sempre della terza specifica che era stata presentata in Russia, ma con migliorie nella gestione del software applicate in seguito ai problemi riscontrati dopo le qualifiche di Suzuka. Il francese l'ha già impiegata nelle prove libere, mentre il suo compagno di squadra l'avrà per le qualifiche. Entrambi scatteranno quindi dal fondo della griglia domenica per aver già superato il numero dei tre propulsori previsti a stagione prima di incorrere in una penalità.

Hartley e Gasly partiranno dall'ultima fila

Un sacrificio, quello dei due piloti, che permetterà agli stessi di beneficiare della potenza del nuovo motore ambendo così a una rimonta che potrebbe portarli addirittura nella top ten. Modifiche, quelle al propulsore dell STR13, volute dalla Honda stessa per assicurare, come specificato dal direttore tecnico della casa nipponica, Toyoharu Tanabe, sia prestazioni che affidabilità: "Dopo aver esaminato le unità di potenza utilizzate a Suzuka, abbiamo avuto alcune preoccupazioni e quindi abbiamo deciso di apportare queste modifiche, che riteniamo sia la migliore strategia per la Scuderia Toro Rosso Honda per le restanti gare di questa stagione" sono state le sue parole riportate dal sto ufficiale della Formula 1. Un modo, per la casa di Faenza, di portare a casa l'ottavo posto nel mondiale costruttori respingendo così gli attacchi dell'Alfa Romeo Sauber.

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