Olio combustibile al posto del gasolio, sequestrati 80mila litri di finto carburante

Cercavano di far entrare in Italia olio combustibile per poi spacciarlo come gasolio, ma la Guardia di Finanza ha scoperto tutto e, in due distinte operazioni, è riuscita a confiscare circa 80 mila litri di oli. Una truffa in piena regola che prevedeva il passaggio nella provincia friulana, un'area privilegiata di transito per chi tenta di introdurre sul territorio nazionale materiali illeciti, per poi smistarla nelle varie province approfittando, in molti casi, della congestione del traffico commerciale per eludere i controlli comunque presenti ai valichi di frontiera.
Denunciati gli autisti dei camion
Stavolta, però, gli agenti della Guardia di Finanza hanno scoperto il raggiro sequestrando una ingente quantità di olio combustibile per l'autotrazione – accompagnato da documentazione falsa – in due diverse operazioni: nella prima i militari hanno intercettato due autocarri con targa polacca seguendoli fino a Roma dove poi si sono separati. Il primo camion è passato direttamente in consegna ai finanzieri capitolini, giunti a supporto, mentre l'altro è stato monitorato fino a un piccolo centro della provincia, dove, nascostosi in una piazzola privata, è stato sorpreso nell'atto di scaricare il rilevante carico – pari a 28.000 litri di simil-gasolio – in un'altra autocisterna, incaricata, a sua volta, di trasferirlo in un deposito commerciale della zona. L'autista e le due persone sopraggiunte sono state denunciate per contrabbando di prodotti soggetti ad accisa, essendo ogni miscela destinata all'autotrazione comunque soggetta al pagamento dell’imposta.
Un'altra operazione, però, ha visto i finanzieri impegnati che hanno fermato due trasporti analoghi, proprio al confine, sequestrando circa di 52.000 litri di una miscela di olii combustibili, idonea, anche in questo caso, ad essere impiegata nell'autotrazione. Anche in questo caso i due autisti sono stati denunciati facendo scattare le indagini che puntano alla ricostruzione delle filiere di approvvigionamento e distribuzione. Un problema, quello degli oli combustibili impiegati al posto del gasolio, che non riguarda solo il mancato pagamento delle accise, ma che può comportare anche rischi per la salute e per i motori delle auto stesse in quanto la miscela non è sottoposta a nessun controllo.