Omicidio stradale, in Bangladesh si pensa alla pena di morte per chi provoca incidenti
Chi si rende colpevole del decesso di una persona in un incidente stradale potrebbe andare incontro alla pena di morte: è questa l'idea che sta prendendo piede in Bangladesh dove, dopo un incidente mortale causato dalla gara tra due autobus che per arrivare primi alla fermata hanno brutalmente falciato due ragazzi, il Governo potrebbe emanare una legge che istituisce la pena capitale per chi provoca incidenti mortali.
Una soluzione per frenare la mortalità in strada
Una misura drastica per combattere una situazione arrivata ormai al collasso: il tasso di mortalità, infatti, è salito al 12,8% rispetto al totale degli incidenti stradali, molti dei quali causati dagli autobus. Secondo gli ultimi dati disponibili, i più esposti sono i pedoni con una percentuale del 53,7 di decessi, seguiti dagli occupanti dei veicoli a quattro ruote, motociclisti e scooteristi. Dati che hanno fatto scattare l'allarme tanto che anche il Ministro della Giustizia, Anisul Hu, ha dichiarato di prendere in considerazione la possibilità di istituire la pena di morte anche se presa in considerazione solo "quando l'indagine dimostrerà che il decesso nell'incidente automobilistico è stato causato deliberatamente".
Una soluzione chiaramente estrema, presa in esame solo in casi in cui la colpevolezza dell'automobilista sarà dimostrata al di là di ogni ragionevole dubbio. L'impegno che viene chiesto al governo del Bangladesh da parte di associazioni o semplici cittadini, è quello di intervenire su una situazione ormai diventata improponibile e che vede sulle strade "autisti senza patente, veicoli non registrati e autobus che corrono oltre i limiti", e che deve fare i conti con una corruzione della polizia e un controllo pressoché inesistente del traffico. Difficile porre rimedio a questa crisi, proprio per questo il Governo del Bangladesh sta pensando di ricorrere a misure drastiche per fermare la strage in atto.