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Ottimismo in casa Ferrari, i controlli sul cambio di Vettel hanno escluso danni gravi

L’unita è arrivata a Maranello dopo l’incidente avuto con Stroll e i tecnici sono già a lavoro per verificare la sua funzionalità: ad un primo controllo non sembrano esserci danni, ma serviranno ulteriori esami per escludere la necessità di una sostituzione.
A cura di Matteo Vana
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La SF70H di Sebastian Vettel - Foto sito media Ferrari
La SF70H di Sebastian Vettel – Foto sito media Ferrari

Il weekend della Malesia è stato il più duro dell'anno per la Ferrari: il problema elettrico accusato da Vettel negli ultimi minuti dell'ultima sessione di prove libere, poi la qualifica con il tedesco che non è riuscito a mettere a referto un tempo per il guasto al motore, infine la monoposto di Raikkonen che, a pochi minuti dal via, lascia a piedi il pilota della Rossa impedendogli addirittura di prendere il via. A completare il fine settimana da dimenticare, poi, anche l'incidente tra Vettel e Stroll che, dopo la bandiera a scacchi, sono venuti a contatto con la SF70H ad avere la peggio.

Il cambio di Vettel spedito a Maranello

Un contatto molto strano quello tra il tedesco e il canadese della Williams che i commissari di gara hanno giudicato come un normale incidente di gara. La botta presa dal pilota della Ferrari è stata molto violenta tanto da lasciare la sua monoposto su tre ruote accartocciando la posteriore sinistra. I danni, però, potrebbero essere più gravi: se nel contatto fosse stato danneggiato anche il cambio, Vettel sarebbe costretto a cambiarlo incappando così in una penalità di 5 posizioni in griglia: il pezzo è stato spedito a Maranello dove, stando a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, i tecnici, ad un primo esame, non hanno riscontrato danni.

Previsti ulteriori controlli

Filtra un cauto ottimismo dal quartier generale della Rossa: per escludere la necessità di una sostituzione dell'unità serviranno controlli approfonditi, solo la pista darà il responso definitivo, ma l'ipotesi che Vettel debba arretrare di 5 posizioni sullo schieramento del Gran Premio del Giappone non è del tutto scongiurata, anche se appare più remota rispetto a quanto filtrato nell'immediato dopo gara. Insieme al cambio, inoltre, sono giunte in Italia anche le power unit che avevano evidenziato problemi in Malesia per essere sottoposte agli esami di rito e capire quale è stato il problema che ha compromesso il weekend della Ferrari. Se arriverà l'ok da parte dei tecnici, le parti saranno spedite a Suzuka in tempo per essere montate sulla monoposto del tedesco nel terzo turno di prove libere. A cinque gare dal mondiale la Rossa non può più permettersi passi falsi, uno stop in Giappone significherebbe una resa che, vista anche la rimonta del quattro volte campione in Malesia, sarebbe ancor più dolorosa.

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