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Papà Antonelli: “Andrea cercava l’acqua per arrivare ai primi”

Dopo l’incidente di Mosca che gli ha portato via il figlio, Arnaldo Antonelli, rientrato a Castiglione del Lago per stare vicino alla moglie e al figlio, distrutto dal dolore ricostruisce quegli “attimi interminabili”.
A cura di v.a.
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È stata una fatalità”. A dirlo è Arnaldo Antonelli, il padre di Andrea, il pilota 25enne di Castiglione del Lago scomparso dopo il tragico incidente sul circuito moscovita dove si stava svolgendo una gara del campionato del mondo Supersport. Rientrato nel piccolo comune umbro per stare vicino alla moglie e al figlio 19enne, papà Antonelli si affida al destino nel tentativo di trovare la forza per andare avanti e accettare la morte del figlio. Distrutto dal dolore, Arnaldo parla dell’incidente e ricorda quegli attimi interminabili che hanno preceduto l’ufficialità della notizia. “Non ho visto l’incidente. Ero alla terrazza [dell’autodromo]. L’ho visto in tv. Era meglio non averlo fatto. Ero lì quando l’hanno soccorso. L’ambulanza, la clinica mobile. Mi dicevano che era in coma, che era sedato. Ma forse era solo per prendere tempo. L’elicottero per l’ospedale era lì, non partiva. Allora ho capito. Credo che sia morto subito”.

Le polemiche e gli interrogativi sulla sicurezza del tracciato moscovita non toccano papà Antonelli che, sulle condizioni della pista aggiunge: “Purtroppo nel motociclismo quelle sono condizioni normali. Quando sono entrati in griglia piovigginava, l’acqua è peggiorata dal primo giro. Andrea cercava l’acqua per poter arrivare ai primi. Sperava piovesse per giocarsela con i piloti ufficiali”. Parole che descrivono il temperamento del pilota perugino, un ragazzo impegnato nel sociale, geometra di professione e pilota per passione. “Non potevi dirgli di non fare quello che faceva, lui era così convinto, così preso di poter arrivare in Superbike” racconta Arnaldo, “Il mio rammarico è che non sono riuscito a portarcelo. Lui si meritava qualcosa di più, lo sapeva e lottava per questo”.

I funerali del pilota – La salma di Andrea Antonelli, rientrata in Italia mercoledì mattina, è giunta nel pomeriggio a Castiglione del Lago. Per volontà dei genitori Arnaldo e Rossella, la camera ardente è stata allestita nella chiesa parrocchiale di Macchie, la frazione di Castiglione dove Andrea risiedeva insieme alla famiglia. I funerali saranno celebrati giovedì alle 18 presso il campo sportivo della frazione di San Fatucchio. A dare l’ultimo saluto al pilota, una carovana di moto che partirà da Arezzo alla volta della cittadina umbra. Promotore dell'iniziativa il pilota aretino Luca Scassa, che domenica partecipava alla gara. La carovana partirà proprio dall’officina di Scassa, Punto Moto Corse in via Galvani 99, Arezzo, alle 16:30.

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