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Patente, dal 6 ottobre stop al divieto per chi ha malattie ematiche

A stabilirlo è D.P.R 10 luglio 2017, n. 139 che, preso atto del progresso scientifico intervenuto sui nuovi strumenti di diagnosi e sulle nuove terapie, ha deciso di considerare idonee alla guida le persone affette da malattie del sangue.
A cura di Matteo Vana
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Anche le persone affette da malattie ematiche saranno considerate idonee alla guida; dal prossimo 6 ottobre, infatti, in conseguenza del D.P.R 10 luglio 2017, n. 139, entreranno in vigore nuove regole per il rilascio della patente di guida che consentiranno di sostenere l'esame anche a chi soffre a causa di questo tipo di patologia.

La modifica in seguito ai nuovi strumenti di diagnosi

Dalle seconda settimana di ottobre, dunque, sarà eliminato il divieto di mettersi al volante per chi soffre di malattie ematiche. Il provvedimento, che tiene conto dei requisiti psicofisici minimi imposti dall'UE per il rilascio della patente di guida, prende atto dei nuovi strumenti di diagnosi e delle terapie di cura avanzate che hanno portato a progressi importanti tanto che, come si legge nel testo di legge, è stato deciso in considerazione del progresso scientifico intervenuto sui nuovi strumenti di diagnosi e sulle nuove terapie per la cura delle malattie del sangue. A ricordare quali sono le patologie che non permettono di ottenere il certificato di idoneità alla guida ci pensa il Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada (D.P.R. numero 495 del 16/12/1992), all’appendice II. Innanzitutto quelle cardiovascolari ritenute incompatibili con la sicurezza stradale mentre nei "casi dubbi, ovvero quando trattasi di affezioni corrette da apposite protesi, il giudizio di idoneità verrà espresso dalla commissione medica locale".

Tra i casi menzionati c'è anche il diabete mellito, quando necessità di trattamento di insulina e salvo casi eccezionali, mentre nelle altre ipotesi è richiesto il parere di un medico e successivo controllo. Un altro fattore di impedimento sono le malattie endocrine gravi e varie patologie del sistema nervoso come  encefalite, sclerosi multipla, miastenia grave, malattie del sistema nervoso associate ad atrofia muscolare progressiva e/o a disturbi miotonici, le malattie del sistema nervoso periferico e i postumi invalidanti di traumatismi del sistema nervoso centrale o periferico. L'elenco, infine, comprende anche i disturbi psichici in atto dovuti a malattie, traumi postumi di interventi chirurgici e l'insufficienza renale, a meno che non risulti positivamente corretta a seguito di trattamento dialitico o di trapianto.

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