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Per Ferrari 3,6 milioni di dollari, quasi 5 per Mercedes: ecco i costi d’iscrizione per la F1 2019

Saranno ben 17,4 i milioni di dollari che le scuderie dovranno sborsare per l’iscrizione al mondiale 2019: a pagare la quota più alta è la Mercedes con 4 milioni e 838mila dollari mentre la Ferrari, seconda classificata l’anno scorso, sborserà 3,6 milioni di dollari. Ultima la Willams che dopo una stagione deludete, verserà “appena” 584mila euro.
A cura di Matteo Vana
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La partenza del Gran Premio d'Australia - Getty images
La partenza del Gran Premio d'Australia – Getty images

Manca ancora un mese, ma la Formula 1 2019 comincia a muovere i primi passi: mentre tutte le scuderie del mondiale stanno ultimando gli ultimi lavori sulle monoposto in vista dei test che inizieranno ufficialmente il 18 febbraio sulla pista di Barcellona, Liberty Media e Fia hanno reso note le tasse d'iscrizione che i team dovranno pagare per prendere il via.

La quota più alta la paga Mercedes

Saranno ben 17,4 i milioni di dollari che le scuderie dovranno sborsare per l’iscrizione al prossimo mondiale. Dal 2013, infatti, il sistema che definisce la quota che ogni team deve versare si compone di una parte fissa e di una variabile, calcolata in base al numero di punti raccolti nella stagione precedente. Ai 546mila dollari base, infatti, si aggiungono 6553 dollari per la scuderia campione del mondo, ossia Mercedes, che così sarà la squadra che pagherà più di tutte le altre per prendere parte al campionato 2019: la tassa, per le Frecce d'argento, corrisponderà così a ben 4 milioni e 838mila dollari. Meglio, invece, è andata alla Ferrari che, essendo arrivata seconda nel 2018, dovrà aggiungere 5.460 dollari per ogni punto conquistando portando così il totale a 3,6 milioni di dollari.

Ferrari e Mercedes con le gomme Soft - Getty images
Ferrari e Mercedes con le gomme Soft – Getty images

Dietro le due forze principali del mondiale 2018 c'è Red Bull con un costo d'iscrizione pari a 2,8 milioni di dollari mentre la Renault, quarta forza della nuova Formula 1, dovrà sborsare "solo" 1,2 milioni di dollari. Particolare, invece, la situazione della Racing Point, l'ex Force India, che, essendo subentrata nel corso dell’estate con conseguente azzeramento dei punti in classifica, si trova a dover pagare una tassa d’iscrizione minore rispetto al previsto che tiene conto solo dei 59 punti conquistati a partire dal GP Belgio. Fanalino di coda in questa classifica è la Williams che, in un anno avaro di punti e soddisfazioni, si troverà a sborsare solo 584mila euro.

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