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Per Fiat Industrial il 2013 sarà più duro del previsto

Sono state riviste le stime per il 2013 per Fiat Industrial. Per Fiat-Chrysler, invece, i dati confermano le previsioni, facendo registrare un calo rispetto al 2012, ma fortemente contenuto dalle vendite in America Latina e in Asia.
A cura di Danilo Massa
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I numeri del Lingotto hanno costretto la casa di Torino a rivedere le stime per l'esercizio del 2013. La Fiat Industrial, che è quella parte del precedente Fiat Group che si occupa di veicoli industriali, per il trasporto pubblico o agricoli, ha fatto registrare un utile netto di 195 milioni di euro per il primo trimestre del 2013. Si tratta di un valore inferiore a quello registrato l'anno precedente per lo stesso periodo (202 milioni), ma con ricavi – attestatisi sui 5,8 milioni – che, invece, sono perfettamente in linea. Il settore industriale, dunque, tiene e compensa le difficoltà sulla produzione rivolta al cittadino comune. Cionostante, Fiat Industrial ha dovuto rivedere al ribasso le previsioni per l'anno, portando dal 5% al 3-4% la previsione dei ricavi, dall'8,3%-8,5% al 7,5%-8,3% il margine di gestione ordinaria e da 1,1-1,4 miliardi a 1,4-1,6 miliardi di euro l'indebitamento netto.

Per il gruppo Fiat l'utile netto è di soli 31 milioni di euro per il primo trimestre del 2013 contro i 262 milioni dell'anno precedente. I ricavi sono in calo del 2% attestandosi sui 19,8 miliardi di euro. Una perdita limitata fortemente dalla crescita del Lingotto in America Latina e in Asia, nonché dei prodotti di lusso in Europa e negli States. I target dell'esercizio per il 2013 sono comunque confermati, con previsioni di 88-92 miliardi di euro per i ricavi, 4-4,5 miliardi di utile della gestione ordinaria, 1,2-1,5 miliardi di utile netto e un indebitamento netto industriale di circa 7 miliardi di euro.

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