Pernat, manager Iannone: “È un talento, ma deve stare più tranquillo”
Quello con Lorenzo è un incidente che getta ombre sulla prestazione di Andrea Iannone, bravo a rimontare fino alla quinta posizione, occupata dal campione del mondo in carica. Il pilota della Ducati non è riuscito a frenare, buttando giù lo spagnolo e prendendosi la punizione della direzione corse: ora sarà costretto a partire dall'ultima fila nel Gp di Assen.
Già nel Gp d'Argentina il pilota di Vasto si era reso protagonista di un entrata ai limiti del regolamento sul compagno Andrea Dovizioso: anche in quell'occasione il colpevole è parso da subito lui. Per chiarire la situazione, ai microfoni di Radio 24, è intervenuto il suo agente, Carlo Pernat, che ha spiegato:
Io non difendo l'indifendibile. Iannone è un talento davvero esagerato, il problema è che è nato in un team che era la sua famiglia, dove comandavano loro e la colpa non era mai loro ma degli altri. Io comunque gli ho detto mille volte: stai lì, Lorenzo ha avuto tanti problemi, se gli stava dietro andava a finire che prima o poi, in un modo o nell’altro, lo avrebbe passato".
"C'è stata una decelerazione improvvisa, Andrea non l'ha capita"
Un comportamento sicuramente da rivedere, ma almeno nell'occasione di ieri una parziale giustificazione potrebbe esserci. Come ha dimostrato le telemetria, infatti, la decelerazione è stata molto brusca, così tanto da trarre in inganno lo stesso pilota della Ducati.
Quest’anno purtroppo siamo caduti in diversi errori. Quello in Argentina è stato un disastro totale, abbattere il tuo compagno di squadra nell’ultima curva quando sei secondo e terzo, neanche se mi danno un milione di euro dico che ci sta. In questo di ieri, non è che difendo l’indifendibile, però si è saputo quando siamo andati a vedere la telemetria di Yamaha, che ha avuto una decelerazione di 200 metri. Iannone questa decelerazione non è arrivato a capirla, non saprei, sai quando corri ci può stare" ha chiarito Pernat.