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Peugeot 208, l’ibrido del futuro è ad aria compressa

Il marchio francese cambia le carte in tavola e propone una nuova soluzione. Addio motori elettrici e pesanti batterie, la Peugeot 208 Hybrid Air 2L punta tutto sull’aria compressa.
A cura di Pietro Ginechesi
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Peugeot 208 Hybrid Air 2L

Mentre le vetture ibride elettriche guadagnano lentamente porzioni importanti di mercato, il Gruppo PSA è a lavoro su una nuova tecnologia mirata a rendere obsoleti i pesanti pacchi di batterie. L'alleanza Peugeot-Citroen si allontana dall'elettrico e punta tutto sull'aria compressa. Non solo promesse da parte dei francesi, già tempo fa si parlava della Peugeot 2008 Hybrid Air. Ora è il turno della piccola 208, che viene presentata nell'esclusiva variante Hybrid Air 2L con l'alimentazione benzina/aria compressa. La vettura promette ottime prestazioni grazie ad un peso notevolmente ridotto dall'assenza delle ingombranti batterie a ioni di litio e consumi da record. Questa nuova tecnologia sarà mostrata al prossimo Salone di Parigi (4-19 ottobre 2014), l'approdo sul mercato non è previsto in tempi brevi, ma Peugeot punta ad avviare la produzione per l'anno 2020.

Aerodinamica fuori
Leggera dentro
Benzina e aria compressa

Aerodinamica fuori

L'efficienza di una vettura passa non solo per la meccanica ma anche per l'aerodinamica, così la Peugeot 208 Hybrid Air 2L riceve un corposo aggiornamento esteriore che ne migliora notevolmente le prestazioni dinamiche. Più o meno evidente, le modifiche partono già dal frontale con un assottigliamento delle prese d'aria al fine di migliorare la penetrazione. Una serie di carenature appositamente studiate coprono i montanti anteriori e parte del sotto scocca, che contribuisce ad ottimizzare il flusso d'aria insieme all'inedito estrattore di coda e all'assetto leggermente ribassato. Gli specchietti retrovisori sono dannosi per l'aerodinamica e sono stati sostituiti da piccole alette che ospitano delle telecamere. Sul lunotto è stato montato uno spoiler e anche le ruote vengono modificate con dei copricerchi aerodinamica e pneumatici a bassa resistenza al rotolamento. L'intero pacchetto offre alla Hybrid Air 2L un'efficienza aerodinamica migliore del 20% rispetto alla Peugeot 208 di serie.

Macchina ad aria compressa

Leggera dentro

Un altro elemento critico che contribuisce al successo o al fallimento di una vettura è il peso totale. La scelta dei materiali è fondamentale per la buona riuscita di una vettura soprattutto quando si riesce a combinare un adeguato livello di protezione all'utilizzo di leghe leggere. Per la Peugeot 208 Hybrid Air 2L si è fatto un largo uso di fibra di carbonio e alluminio, in sostituzione alle pesanti lamiere d'acciaio del modello di serie. Materiali poco comuni sulle utilitarie ma già adattati alle linee di produzione. Il pianale è costituito da una struttura a triplo strato di materiali compositi fissati con tecniche termoplastiche. Il portellone contribuisce ad irrigidire la scocca, grazie alla configurazione semi-strutturale e allo spessore di 1,5 mm. I pannelli della carrozzeria, così come le portiere, il tetto e le molle delle sospensioni sono in fibra di carbonio. Una forte dieta che ha ridotto il peso della vettura ad appena 860 Kg tenendo in considerazione l'utilizzo di due motori.

Benzina e aria compressa

La base meccanica della Peugeot 208 Hybrid Air 2L è il benzina tre cilindri 1.2 litri PureTech da 82 CV. Il classico motore termico è abbinato ad motore a pompa idraulica installato nel vano motore accanto al PureTech. La pompa del secondo motore è alimentata da un serbatoio di aria compressa montato sotto al bagagliaio collegato ad una bombola a bassa pressione che lavora come camera d'espansione prima dell'immissione del "carburante" nel motore/pompa. Il sistema utilizza la pompa ad aria compressa per garantire un migliore scatto in partenza e si ricarica autonomamente durante le frenate. I serbatoi d'aria sono costituiti da uno strato in alluminio e una superficie esterna in materiale composito. Il tre cilindri benzina è stato adattato al sistema ibrido con un'ampia revisione soprattutto riducendo gli attriti interni. Gli interventi di maggior rilievo riguardano i rivestimenti DLC a base carbonio degli alberi a camme e dei pistoni, insieme ad un lubrificante a bassa viscosità e a cuscinetti di materiale plastico. Il cambio manuale è stato sostituito da una serie di ingranaggi epicicloidali che funzionano come un cambio automatico. La vettura può circolare a zero emissioni sfruttando unicamente il motore ad aria, ma è in modalità ibrida che riesce a dare il massimo riuscendo a raggiungere consumi da record pari a 2 l/100 Km.

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