Philippe Bianchi: “La condizione di Jules è stagnante”
Intervistato in occasione del GP di Monaco 2015 da Canal Plus, Philippe Bianchi ha parlato di suo figlio Jules che continua a lottare per la vita a quasi otto mesi dal tragico incidente durante il GP del Giappone a Suzuka. Dopo due mesi in un ospedale di Yokkaichi, il pilota francese della ex Marussia fu poi trasferito presso il Centro Universitario della sua nativa Nizza, dove da allora non versa più in coma artificiale ma resta senza conoscenza e con una prognosi difficile.
Per prima cosa, Jules è vivo, che è la cosa più importante per noi. Sta combattendo con le armi che ha, ma in termini neurologici non sono sicuro che si sia in grado di fare molto ora”.
Vederlo lottare dà un sacco di speranza ai suoi cari, ed è importante per noi. Dove c’è vita, c’è speranza, anche se da un po’ speriamo in un miracolo. Ogni giorno è difficile”.
Sulle condizioni di Jules, il padre spiega che la situazione del figlio resta immutata, tanto che la sensazione è che le speranze di recupero nutrite, stiano purtroppo iniziando a venire meno.
La situazione è stagnante. Il progresso neurologico Jules è non quello che vorremmo che fosse. Quando ci alziamo al mattino pensiamo della vita di Jules, ma pensiamo anche della sua morte. Dobbiamo pensare a morte perché siamo in una situazione in cui sappiamo che molte cose possono accadere. È terribile”.
Credo che tutti abbiamo smesso di vivere quel giorno, il 5 ottobre. È qualcosa che non ci si si può aspettare. Quello che vuole di Jules non è vivere in un letto d'ospedale. Non è la sua vita, è non quello che vogliamo entrambi. Ma dobbiamo mantenere la speranza”.
A Montecarlo lo scorso anno, il pilota di Nizza tagliava il traguardo in ottava posizione, regalando gli unici 11 punti della storia della Marussia. Un piazzamento che il team Manor F1 ricorda durante il fine settimana sul Principato, indossando un braccialetto speciale e portando in pista sulla monoposto la sigla di Jules.