Piano industriale Fiat: il Lingotto smentisce le indiscrezioni de La Repubblica
In modo inevitabile giunge la smentita di quanto riportato ieri dalla totalità dei mezzi di comunicazione italiani riguardo a quello che sarà il piano industriale Fiat 2010-2014. A smentire è lo stesso Gruppo Fiat, che in una nota ha tenuto a precisare: “ogni notizia circa ipotizzate operazioni straordinarie e relativi a modalità, tempi, perimetro e valori è frutto di congetture nate al di fuori del Gruppo”. Mettere le mani avanti non costa nulla, soprattutto a Sergio Marchionne.
La Fiat tiene a precisare che l’unico momento pubblico nel quale sono state presentate direttive industriale circa il Gruppo è avvenuto il 22 dicembre scorso a Palazzo Chigi e riguardava solamente il gruppo Chrysler: “in quella occasione sono stati illustrati nel dettaglio il piano gamma prodotto comprese le vetture di derivazione Chrysler e le allocazioni produttive dei singoli modelli per ogni stabilimento”. La nota continua dicendo: “il piano industriale 2010-2011 prevede un enorme impegno finanziario della Fiat in Italia: verranno spesati, per investimenti e attività di ricerca e sviluppo, due terzi degli oltre otto miliardi di euro previsti complessivamente per tutte le attività del gruppo nel mondo”.
Sempre nella stessa nota la Fiat specifica come per evitare il licenziamento in tronco del personale in esubero il Gruppo abbia fatto ricorso a 30 milioni di ore di cassa integrazione nel 2009. Malgrado questo, si può aggiungere che neanche le ore di cassa integrazione straordinaria hanno evitato la chiusura di stabilimento ritenuti improduttivi secondo il Gruppo di Torino, Termini Imerese su tutti.
La nota si conclude con un commento che specifica quanto ribadito più volte in precedenza: “al momento il gruppo è impegnato nella preparazione del Piano Strategico per il 2010-2014 e qualsiasi anticipazione giornalistica è assolutamente prematura e priva di ogni fondamento”.